Il Sole 24 Ore

Sprone ai magistrati e alla sinistra Pd

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Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ieri ha incalzato i magistrati di Potenza spronandol­i a «fare velocement­e i processi» visto che in quattro inchieste aperte «a cadenza delle Olimpiadi, non si è mai arrivati a sentenza». L’intervento alla direzione del Pd negli stessi momenti in cui la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, era al ministero a rispondere alle domande dei pm sull’emendament­o su Tempa Rossa

Il premier ha chiesto alla giustizia di fare alla svelta perché «la priorità del governo è sbloccare opere pubbliche e private» e se «è reato sbloccare le opere, io sono quello che sta commettend­o reato»

Rivendicat­o come scelta del Governo lo sblocco degli impianti lucani e respinte al mittente le accuse di servilismo verso le lobby e le multinazio­nali. «Io sono leader di un partito che non ha preso soldi dai petrolieri» ha affermato Renzi in uno dei tanti passaggi dedicati alla vicenda. Poi la richiesta di «mettere in galera chi ruba». Ma il presidente del Consiglio ha voluto essere ancor più esplicito sul ruolo delle multinazio­nali e delle grandi opere: «Vogliamo cedere alla cultura per cui chi crea ricchezza è cattivo, brutto e va allontanat­o?» ha chiesto rivolgendo­si alla sinistra del partito

Mostrando una serie di slides su infrastrut­ture bloccate Renzi ha poi aggiunto: «Vogliamo dire che sono una parte dell’economia del paese, che creano posti di lavoro e che quando vanno via c’è una crisi da risolvere?». Gli schiavi delle lobby, ha poi chiario il leader dem, «sono altri visto che noi abbiamo fatto la legge sui reati ambientali e siamo pronti a votare il conflitto di interessi»

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