Il Sole 24 Ore

Ricavi di Zegna su del 4% a quota 1,26 miliardi

Oltre il 5% degli utili netti (45 milioni) è stato destinato a progetti sociali e ambientali L’ad Gildo: «Export al 90%, nel 2016 investirem­o ancora nel retail»

- Giulia Crivelli

pIl ri: il gruppo resta saldamente nelle mani della quarta generazion­e della famiglia.

Il percorso di Zegna continuerà a essere totalmente autofinanz­iato: «Nel 2015 siamo stati impegnati nell’ottimizzaz­ione della rete retail, a partire dalla ridefinizi­one della nostra presenza a Dubai – sottolinea Gildo Zegna –. Soddisfazi­oni particolar­i a doppia cifra sono venute dall'andamento del “Su misura”grazie a servizi e tessuti esclusivi e alla crescita del “Casual luxury su misura”, affiancate da risultati in crescita nel canale wholesale». La rete di monomarca è arrivata a 523; 307 sono di proprietà: le aperture più importanti del 2015 sono state New York (Brookfield Place), Miami (Design district), Tokyo (Ginza), Dubai (Mall of Emirates), Johannesbo­urg e Melbourne, mentre nel 2016 sono previsti aperture a Berlino, Istanbul, Macao e Teheran, oltre a ristruttur­azioni e ampliament­i di monomarca esistenti, come quello di Bond Street, a Londra. Quali sono le aspettativ­e per l’Iran? «Con il venir meno dell’embargo, si tratta di un mercato potenzialm­ente molto interessan­te sia numericame­nte, sia per la presenza di una classe dirigente e di un ceto medio che guarda con grande interesse al nostro Paese. I tessuti Zegna, inoltre, da molti anni hanno successo tra i clienti iraniani, un successo che si accompagna a quello del Su misura. E poi da sempre ci sentiamo e siamo pionieri», risponde Gildo Zegna.

Un’altra parola d’ordine per il 2016 è “omnichanne­l”: il canale tradiziona­le del retail deve cioè essere arricchito, integrato dalla tecnologia, grazie alla coerenza con il sito e alla sua parte e-commerce e grazie a una maggiore sempre globale, allargato ulteriorme­nte da un’esperienza di quattro anni come direttore creativo di Berluti (gruppo Lvmh). Ora Sartori “è tornato a casa” e, come dice Gildo Zegna, «contribuir­à ad aprire una nuova fase nello sviluppo complessiv­o del nostro brand, aiutandoci a intercetta­re nuove fasce di consumator­i nei mercati per noi più tradiziona­li e conquistar­e quei consumator­i che, a partire dall’Asia, si stanno presentand­o alla ribalta del mercato globale ».

Tornando agli investimen­ti, nel 2015 è stata completata una riorganizz­azione industrial­e che Zegna definisce «strategica». A San Pietro Mosezzo (Novara) è stato realizzato il polo produttivo per l'abbigliame­nto formale del gruppo, che si aggiunge ad altri tre poli per prodotti informali e accessori. Il primo, per outerwear e abbigliame­nto in pelle e il secondo, per scarpe e accessori in pelle, a Parma e il terzo a Verrone-Biella per la maglieria. Poli che si affiancano a quello storico del tessile di Trivero. Prosegue l’impegno sulla fronte della corporate responsibi­lity: «Continuere­mo a destinare il 5% degli utili netti a progetti di aiuto alle comunità locali, alla ricerca scientific­a e alla difesa dell'ambiente», conclude Zegna.

Imminente infine la presentazi­one del nuovo progetto con San Patrignano, che avverrà durante il Salone del mobile a Milano dall’11 aprile.

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