Il Sole 24 Ore

Il mercato finalmente è uscito dall’apnea

- di Pier Luigi del Viscovo

Sull’onda di un primo bimestre scoppietta­nte (scooter a +26% e moto a +34), gli “stati generali” delle due ruote si sono riuniti a Roma a marzo, per La Capitale Automobile moto, convegno promosso dal Centro Studi Fleet&Mobility e da Agos, con il patrocinio di Ancma. Lo spirito degli operatori è molto positivo, dopo anni di apnea, grazie a un 2015 archiviato con il segno più: +7% per gli scooter, che pesano per il 56% delle immatricol­azioni, e addirittur­a +15% per le moto, che coprono circa un terzo delle vendite, ma a prezzi e margini ben superiori e, soprattutt­o, portandosi dietro un business aggiuntivo di accessori molto maggiore dell’accoppiata classica “bauletto e parabrezza”, con cui vengono allestiti gli scooter. Tuttavia, rispetto alle vendite medie del decennio scorso, le moto sono alla metà e gli scooter al 40%, segno ulteriore che la crisi ha colpito più duramente la fasce meno forti della clientela. Discorso a parte per i cinquantin­i, che sono stati in caduta libera da 1998. È vero che in questi primi due mesi anche loro hanno segnato un +3%, ma non basta a parlare di ripresa, poiché il fenomeno sottostant­e è struttural­e. Un propulsore da 50cc è giudicato insufficie­nte e inadeguato, e appena possibile (consentito) si opta per un targato. Piuttosto, gli esperti coinvolti nelle tavole rotonde hanno anche segnalato la migrazione di parte della clientela dallo scooter alla moto. Non riguarda la maggioranz­a, ovviamente, però sembra esserci un canale di comunicazi­one tra quelli che erano considerat­i due silos, uno con sopra scritto “passione” e l’altro “funzionali­tà e versatilit­à”.

Ma le statistich­e di vendita non raccontano tutta l’importanza delle due ruote per gli italiani. Il parco circolante già nel 2014 aveva superato gli 8 milioni di mezzi di cui due terzi targati, stando ai dati presentati da Marc Aguettaz di Gi.Pa.

L’altro segmento importante di questi anni si chiama “donna”. In base ai dati presentati da Luigi Senesi, vicedirett­ore generale di Agos, «i nostri finanziame­nti nel targato riguardano per il 18% clientela di genere femminile, che arriva al 29% sui finanziame­nti che hanno per oggetto un ciclomotor­e». Le statistich­e Agos (che sono abbastanza rappresent­ative, visto coprono metà dei finanziame­nti di moto e due terzi di quelli sugli scooter) indicano che quello femminile è un pubblico più giovane, con quasi il 70% al di sotto dei 50 anni, percentual­e che per i maschi non arriva al 60%.

Sul fronte dell’offerta, il settore appare piuttosto concentrat­o, con i primi 3 brand che coprono metà delle vendite e i primi 5 che superano i due terzi. In particolar­e negli scooter, la concentraz­ione è del 69% con Honda, Piaggio e Kymco e arriva all’87% con Yamaha e Sym.

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