Renzi: Bagnoli grida vendetta Il sindaco: no a cabina di regia
S ul futuro di Bagnoli è scontro aperto fra il presidente del Consiglio Renzi e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Bagnoli - ha detto ieri Renzi intervenendo alla direzione del Pd, a Roma - è una realtà che grida vendetta al cospetto del mondo intero: mercoledì andiamo alla cabina di regia a Napoli. De Magistris dice che mettiamo le mani nella sua città? Le avesse messe lui le mani, non avremmo avuto bisogno di far niente». De Magistris, che ha chiusto ufficialmente un incontro al premier, mantiene la sua posizione: “sì” al dialogo istituzionale ma “no” alla cabina di regia che considera «un corpo di reato». «Non entro in un luogo- ha spiegato il sindaco - nel quale si sta consumando un’operazione assolutamente torbida dalla quale voglio stare distante e starò sempre distante» perché, dal suo punto di vista, come per le vicende giudiziarie del petrolio in Basilicata si puntava a favorire interessi privati presentandoli come interesse pubblico. Per de Magistris la denuncia del Comune « ha smascherato la commistione che c’era fra l’operazione del Governo attraverso il decreto legge (Sblocca Italia, ndr) e gli interessi privati determinati. Il re è nudo».
Alla riunione della cabina di regia prevista per mercoledì saranno presentati i progetti per la bonifica e il rilancio di Bagnoli; dopo gli anni della siderurgia e del cemento, si lavora ora per creare un’area della conoscenza, dell’alta tecnologia, dell’innovazione, del turismo e della cultura. Per mercoledì è previsto un corteo nel centro di Napoli e gli attivisti di Bagnoli Libera, assemblea di quartiere fra i promotori del corteo, oggi chiariscono che il loro obiettivo è quello di arrivare in piazza del Plebiscito, dove Renzi presiederà la cabina di regia.