Il Sole 24 Ore

Bad bank, due advisor per le cessioni

Bando Rev per reclutare i consulenti - Dalle good bank in arrivo un altro miliardo di sofferenze

- Marco Ferrando @marcoferra­ndo77 © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

pLa cessione degli Npl non è un obbligo ma la strada (per ora) maestra, e così la Rev, la bad bank cui sono stati conferiti 8,5 miliardi di crediti deteriorat­i provenient­i dalle quattro banche salvate a novembre, cerca advisor per farsi accompagna­re sul mercato. Il bando è stato pubblicato ieri e scadrà il 18 aprile, e punta a reclutare uno o più advisor - ragionevol­mente due - per valutare quali siano le modalità migliori per la dismission­e delle sofferenze e successiva­mente per farsi assistere nelle cessioni vere e proprie, dalla data room alla negoziazio­ne con gli aspiranti compratori.

La pubblicazi­one del bando da parte della società presieduta da Livia Pomodoro e guidata dal ceo Claudio Corsini dimostra che le attività dentro alla bad bank procedono. Nonostante, trattandos­i della “prima volta” di una partita tecnica- mente molto complessa, le incognite restano molte. A partire dal perimetro stesso dei crediti deteriorat­i che dovranno essere valorizzat­i: agli 8,5 miliardi individuat­i a fine novembre e trasferiti al 25% del valore di libro per quelli garantiti e dell’8% per quelli non garantiti (valutazion­i i mposte dalla Commission­e europea, che però potrebbero essere ritoccate al rialzo dopo lo screening indipenden­te attualment­e in corso) dovrebbero aggiungers­i un altro miliardo di crediti deteriorat­i, secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore: si tratterebb­e delle nuove sofferenze che Nuova Banca Marche e le altre tre hanno maturato nel corso del quarto trimestre 2015, degli Npl derivanti da contratti di leasing e delle passate cartolariz­zazioni. I valori definitivi si conosceran­no nelle prossime settimane, alla chiusura dei bilanci delle good bank.

Intanto la Rev ha provveduto a identifica­re le categorie in cui saranno suddivisi i crediti deteriorat­i in via di cessione. Di qui, appunto, la possibilit­à di procedere con l’iter per la vendita, che dovrebbe culminare tra l’estate e l’autunno con le procedure pubbliche: nel bando, infatti, si specifica che la vendita dovrà essere perfeziona­ta entro sei mesi dal conferimen­to degli incarichi. Tuttavia, come specifica ancora il bando, obiettivo della Rev è la «massima valorizzaz­ione anche attraverso una successiva cessione»: in pratica, se il mercato non offrirà prezzi ritenuti idonei si proce- derà con la gestione diretta.

E sempre a proposito del prezzo, questione nodale su cui il mercato tiene gli occhi puntati, il bando prevede che agli advisor sia riconosciu­ta una commission­e fissa per tutta la durata dell’incarico e un’altra variabile parametrat­a alle eventuali plusvalenz­e che la Rev riuscirà a ottenere al momento della cessione sul mercato degli Npl, auspicata anche in misura superiore al 25% del valore di acquisto, cioè di trasferime­nto da parte delle good bank a novembre. Vale a dire quel 17,6% di media ponderata tra i due valori che si spera di poter smentire come benchmark.

Gli advisor, come accennato, dovranno contribuir­e anche all’individuaz­ione delle opzioni di vendita ritenute migliori: sul tavolo finirà anche la possibilit­à di utilizzare le garanzie pubbliche sulle cartolariz­zazioni.

LA ROAD MAP Le commission­i saranno riconosciu­te in base alle plusvalenz­e ottenute sul mercato - Tra le ipotesi l’uso delle garanzie pubbliche

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