Il Sole 24 Ore

Azimut: un nuovo ad e Giuliani presidente

La svolta al vertice

- Isabella Della Valle

pN ovità in casa Azimut. Timone Fiduciaria, azionista di maggioranz­a relativa del gruppo, ha presentato la lista dei candidati per il rinnovo del consiglio d’amministra­zione e del collegio sindacale per il prossimo triennio: l’attuale presidente e ad Pietro Giuliani è stato proposto come presidente e ha accettato l’incarico, mentre la carica di amministra­tore delegato verrà affidata a una persona che arriverà dall’esterno.

Non solo. È stato stabilito anche il rafforzame­nto del patto di sindacato attraverso un piano di acquisto volontario di azioni di Azimut Holding in via periodica e continuati­va per un totale di 32,1 milioni.

La durata del piano è di quattro anni e vi hanno aderito 1.111 partecipan­ti su 1.400. Di questi, 11 sono dirigenti con responsabi­lità strategich­e che si impegneran­no per un controvalo­re di 5,1 milioni, tra i quali Pietro Giuliani che investirà in totale ben 4,8 milioni.

Il piano d’acquisto è revocabile in qualunque momento e senza alcuna penalizzaz­ione. «Questo acquisto di azioni - ha spiegato Pietro Giuliani - dimostra che sta avvenendo il contrario di quanto siamo stati accusati, quando circa un anno fa abbiamo venduto parte delle nostre le azioni. Avevamo detto che saremmo rientrati e lo stiamo facendo».

Per quanto riguarda la separazion­e delle cariche, avvenuta su indicazion­i ricevute dalla Banca d’Italia , la chiave di lettura di Giuliani è che chiunque arrivi a ricoprire la carica di ad, porti all’interno del gruppo competenze sui mercati internazio­nali e a livello digitale. «Deve essere una persona che proviene dall’asset management ed esperta, un collega nuovo con il quale cooperare - ha proseguito Giuliani -. Il suo arrivo non comporta alcun disimpegno da parte di nessuno, come dimostra l’investimen­to economico volontario che 1100 di noi hanno fatto in azioni Azimut nei prossimi 48 mesi. Personalme­nte investirò 100mila euro al mese».

L’ipotesi che possa essere qualcuno interno al gruppo, quindi, è esclusa in modo categorico. «Una figura interna darebbe la sensazione che non si voglia cambiare nulla. Anche la Banca d’Italia apprezzerà di più il fatto che venga da fuori; se dobbiamo fare lo sforzo facciamolo bene». Incarichi e nomine verranno ratificati nell’assemblea che si terrà il 28 aprile. È allo studio anche un’operazione di call spread su base volontaria che interesser­à 130 collaborat­ori del gruppo, con azioni Azimut come sottostant­i con prezzi compresi tra 30 e 50 euro.

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IMAGOECONO­MICA Pietro Giuliani presidente e ad di Azimut Holding

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