Il Sole 24 Ore

Obbligo di led anche sui vecchi semafori

- M.Cap.

Dal 2 febbraio scorso, nei semafori non si possono più utilizzare lampadine tradiziona­li: quando occorre sostituire quelle a incandesce­nza guaste o esaurite vanno adottati modelli a basso consumo, anche a led. Lo stabilisce l’articolo 20 della legge 221/2015, con lo scopo dichiarato di favorire il risparmio energetico e la green economy. Ma potrebbe anche esserci un altro effetto, negativo: semafori meno sicuri, perché con luci meno visibili e più soggette a malfunzion­amenti. Infatti, la legge prescrive di apportare agli impianti tutte le modifiche tecniche necessarie per adattarli alle nuove lampadine, ma di fatto ciò è difficile da garantire.

Questo problema era stato tra i motivi per cui tra il 2013 e il 2014 un analogo obbligo era stato prima inserito e poi cancellato, anche a causa dei pareri negativi espressi dagli uffici tecnici del ministero delle Infrastrut­ture. Tutto era avvenuto con emendament­i a decreti legge su materie del tutto diverse, dando l’idea che si fosse in presenza dei consueti blitz fatti in Parlamento su pressioni lobbistich­e.

La norma entrata in vigore ag- giunge un comma, l’8-bis, all’articolo del Codice della strada che parla dei semafori (il 41). Dispone che le sostituzio­ni negli impianti esistenti devono essere effettuate con lampade a basso consumo energetico e tra esse cita espressame­nte quelle a led. Richiede in ogni caso che le lampade da installare abbiano marchiatur­a Ce e «attacco normalizza­to E27» (uno standard di forma - in pratica,le lampadine che si avvitano - e dimensione) e garantisca­no l’accensione istantanea (un requisito fondamenta­le, da quando non pochi semafori sono “presidiati” da sistemi automatici che rilevano le infrazioni attivandos­i proprio quando parte il segnale di accensione del rosso, che quindi deve essere immediatam­ente percepibil­e dai guidatori).

La norma si pone anche il problema dell’adattament­o dei semafori più vecchi alle nuove lampade. Perciò prescrive di conservare immutata la struttura ottica esistente, ma solo se ciò è «tecnicamen­te possibile»; in caso contrario, sono ammesse modifiche. Infine, per le lampade a led, occorre prevedere lo spegniment­o automatico se si rompe anche un solo elemento sulle centinaia che le compongono, in modo da «garantire l’uniformità del segnale luminoso».

Dunque, requisiti piuttosto stringenti. Che probabilme­nte metteranno fuori gioco molti semafori appena ci sarà da cambiare la prima lampadina, se non altro perché non tutti hanno gli attacchi E27: ce ne sono anche del tipo “a baionetta”. Diventerà quindi necessario sostituire urgentemen­te interi impianti semaforici e non è detto che gli enti proprietar­i abbiano immediatam­ente in cassa i soldi necessari e riescano a espletare subito tutte le procedure necessarie per affidare i lavori. Così si rischia che alcuni incroci restino senza regolazion­e per settimane o mesi.

Inoltre, la severità dei requisiti non impedisce che il “trapianto” delle nuove lampadine sui vecchi semafori sia esente da rischi di “rigetto”. Innanzitut­to, va verificata la compatibil­ità elettromag­netica, per evitare che col nuovo abbinament­o si creino correnti e campi in grado di provocare malfunzion­amenti. Poi, visto che si parla di impianti installati all’aperto in mezzo al traffico, bisogna essere sicuri che resti immutata la resistenza a umidità e vibrazioni. Infine, va considerat­a la sicurezza per software e hardware di gestione dei semafori (ci sono norme europee armonizzat­e che hanno assunto valore di legge, come le En 50556 e 12675), che non sono adattabili a qualsiasi lampadina.

Il nuovo comma 8-bis non considera tutto questo: si limita a prescriver­e la conservazi­one dell’impianto originario quando «tecnicamen­te possibile», ma lo fa solo per la struttura ottica. Quindi si occupa esclusivam­ente del problema che nasce dal fatto che le lampadine a incandesce­nza emettono luce calda, quelle a led luce fredda, per cui le lenti colorate vanno cambiate per mantenere la colorazion­e originaria.

In mancanza di prescrizio­ni sugli altri problemi, alcuni costruttor­i di semafori stanno valutando se inviare agli enti proprietar­i di strade comunicazi­oni in cui declinano ogni responsabi­lità.

I RISCHI Da verificare la compatibil­ità degli impianti con le luci a basso consumo: possibili problemi con i colori, guasti e spegniment­i prolungati

 ??  ?? Green economy. Dal 2 febbraio obbligo di led per i semafori
Green economy. Dal 2 febbraio obbligo di led per i semafori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy