Il Sole 24 Ore

Al giudice di pace tutto il contenzios­o del condominio

- Di Giorgio Spaziani Testa

Il disegno di legge delega per la riforma della magistratu­ra onoraria, all’esame della Camera dei deputati in questi giorni, rischia di determinar­e conseguenz­e irreparabi­li su un comparto particolar­mente importante della giustizia civile, che interessa la maggior parte degli italiani. Il testo approvato dal Senato, infatti, prevede la sottrazion­e alla competenza della magistratu­ra togata, e la devoluzion­e ai giudici di pace, di tutte le cause e di tutti i procedimen­ti di volontaria giurisdizi­one «in materia di condominio degli edifici».

Si tratta di una scelta fortemente inopportun­a per diversi ordini di ragioni.

L’intervento sulla materia condominia­le si presenta come del tutto incoerente rispetto agli altri ampliament­i di competenza dei giudici di pace nel settore civile previsti dallo stesso disegno di legge. Negli altri casi, infatti, gli ampliament­i vengono mitigati in vari modi: limitando la competenza dei giudici di pace alle cause e ai procedimen­ti «connotati da minore complessit­à quanto all’attività istruttori­a e decisoria» (procedimen­ti di volontaria giurisdizi­one in materia successori­a e di comunione, cause in materia di diritti reali e di comunione, altri procedimen­ti di volontaria giurisdizi­one); fissando limiti massimi di valore (cause relative a beni mobili e di risarcimen­to danno da circolazio­ne di veicoli e natanti); prevedendo un sistema di supervisio­ne e di vigilanza in capo alla magistratu­ra togata (espropriaz­ioni mobiliari).

Su tale impianto si è espresso in modo molto severo il Consiglio superiore della magistratu­ra. Scrive il Csm – nel parere approvato il 24 febbraio e trasmesso al ministro della Giustizia – che «le prospettiv­e di riduzione del carico della giurisdizi­one, la auspicata copertura degli organici della magistratu­ra profession­ale, oltre che la rilevanza e complessit­à tecnica di alcune delle ulteriori materie affidate alla cognizione del giudice ordinario, sembrano sconsiglia­re la ulteriore estensione delle competenze prevista dal disegno di legge in esame».

Le controvers­ie in una materia in continua evoluzione come quella condominia­le – da poco oggetto di un’importante riforma – sono molto delicate: interessan­o diritti fondamenta­li delle persone e riguardano questioni economiche che sono spesso di rilevante entità. Sono, inoltre, frequentem­ente caratteriz­zate da notevole complessit­à giuridica, tanto che molte cause devono essere risolte dalle Sezioni unite della Corte di cassazione.

Ciò, senza considerar­e ulteriori controindi­cazioni derivanti dall’attuale disciplina del processo, come l’inapplicab­ilità – dinanzi al giudice di pace – dei procedimen­ti sommari e l’impossibil­ità, da parte dello stesso, di adottare provvedime­nti cautelari (caso tipico: la delibera assemblear­e impugnata).

Uno degli effetti della totale devoluzion­e ai giudici di pace di questioni di tale importanza sa-

EFFETTI NEGATIVI Il contezioso aumenterà inevitabil­mente data la complessit­à della materia E anche il Csm ha espresso parere contrario

rà, verosimilm­ente, un aumento esponenzia­le delle impugnazio­ni in appello delle sentenze di primo grado.

Di questi e di altri problemi essenziali, però, in Parlamento non si riesce a discutere. L’aula del Senato ha approvato il testo in un paio di sedute, nonostante la protesta di diversi gruppi parlamenta­ri. Anche alla Camera, la prospettiv­a è quella di un dibattito strozzato. Il motivo lo ha spiegato la presidente della commission­e Giustizia quando ha detto che «è oramai vicina la scadenza, prevista al 31 maggio prossimo, degli incarichi della più parte dei magistrati onorari».

Se questo è il motivo di tanta fretta, dobbiamo pensare che al Parlamento sia impedito di approfondi­re l’assetto del sistema giudiziari­o italiano dei prossimi decenni – con il rischio di negare una tutela giurisdizi­onale adeguata alle controvers­ie condominia­li – per via dell’imminente scadenza di un termine che il Governo potrebbe prorogare con una norma di una sola riga?

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