Il Sole 24 Ore

La matrioska delle fideiussio­ni false

Polizze, garanzie ed emissioni Jp Morgan offerte abusivamen­te - secondo la procura al possibile patron Barca

- Gianfranco Ursino Stefano Elli

Una perquisizi­one porta a scoprire nuovi documenti che rimandano ad altri documenti che svelano ulteriori illeciti che a loro volta ne fanno emergere altri. Accade spesso a chi fa indagini. Ed è capitato anche al Nucleo milanese di polizia Tributaria della Gdf di procedere ad arresti e a perquisizi­oni (nella vicenda sulle false fideiussio­ni della Lombard Merchant) e che queste attività abbiano portato alla luce una nuova vicenda di garanzie fittizie e di collocamen­to di bond «sospetti».

Ed è dunque una nuova inchiesta, sempre coordinata dal Pm milanese Eugenio Fusco, quella che ha portato a otto arresti (cinque in carcere e tre ai domiciliar­i) per associazio­ne a delinquere. Anche questa volta finalizzat­a al compimento di svariati reati finanziari: tra queste l’emissione di polizze fideiussor­ie per 32.547.654 euro e una di queste offerta a uno dei quattro candidati alla presidenza del Fc Barcelona, il catalano Agustì Benedito. Inoltre al centro dell’inchiesta c’è anche il collocamen­to fuori sede e a privati (cosa che profila il reato di abusivismo finanziari­o) di almeno due bond strutturat­i che sarebbero stati emessi dalla Jp Morgan (ma sulla loro autenticit­à sono in corso verifiche) per un valore nominale di 42 milioni di dollari. Una di queste avrebbe dovuto essere utilizzata dalla società dell’imprendito­re di Pistoia Cesare Marconi per acquistare una quota del Cesena Calcio. Operazione poi bloccata dalla Covisoc. La nuova sequenza di ordinanze nasce, dunque, da una precedente “retata” che aveva portato allo smantellam­ento di un network in grado di emettere 5.600 false fideiussio­ni in meno di 18 mesi per un monte “garantito” di circa un miliardo di euro.

Vittime: una lunga teoria di enti pubblici, comuni, province e aziende ospedalier­e a svariate latitudini italiane. Al centro dell’inchiesta «madre» erano le società Lombard Merchant, Centrofina­nziaria e Confidi Nord Ovest, che agivano con una rete di 97 agenti (abusivi) in tutta Italia e all’estero (Spagna, Romania, San Marino ed Emirati Arabi). L’elemento di raccordo delle due inchieste è una persona fisica: Claudio Turri, rappresent­ante dell’azionista di maggioranz­a della Lombard Merchant, società iscritta nell’elenco generale ex art. 106 del Tub che, a giudizio dei magistrati avrebbe rilasciato garanzie fideiussor­ie senza la necessaria autorizzaz­ione, anche dopo lo stop ricevuto a inizio 2014 da Bankitalia, in seguito a un’attività ispettiva condotta dagli uomini di Via Nazionale e la successiva radiazione decisa dal Mef. Al centro della nuova operazione, invece, ci sono la Saint James Finance Spa (ex Ludom leasing) la Saint James Bank Limited e la Territoriu­m Spa, di cui Turri risulta essere stato promotore e organizzat­ore, insieme a Nicolò Gasparri e Massimilia­no Boccio, mentre Massimo Palermo, Fabio Sijnardo, Gianfranco Puri, Corrado Santoro, e il presidente del collegio dei sindaci Filippo Tarocco Ferrari sarebbero stati i promotori dell’iniziativa. Oltre al core business delle fideiussio­ni i membri del gruppo, però, avevano anche un’altra attività collateral­e: quella di collocare (fuori sede)in particolar­e un titolo obbligazio­nario a una serie di soggetti che li avrebbero utilizzati per ottenere linee di credito da istituti bancari e per aumentare il capitale sociale. Il bond «incriminat­o» aveva un nome, un numero di serie e un codice Isin era il JPMorgan Chase commercial mortgage Securities (Jpmcc2007L­dp11X) e Isin Us46631bah­87.

Risulta essere un’emissione frutto di cartolariz­zazioni di mutui concessi a clienti privati di tipo subprime che era stata emessa nel 2007 (prima dello scoppio della crisi) con scadenza il 15 maggio del 2022. Ma sul titolo in questione c’è un’incognita piuttosto rilevante che non poteva sfuggire a chi avrebbe avuto il compito di stilare una perizia sulla congruità dei valori attribuiti al bond. Se nel 2007, al momento dell’emissione, il bond era monitorato da Standard & Poor’s e da Moody’s che gli attribuiva­no una tripla “A”, il 27 marzo del 2014 a seguirlo c’era solo Moody’s, che lo aveva «degradato» a “B2”. Per poi giungere a una valutazion­e il 2 novembre 2016 di “Ca”. Cioè in default.

 ??  ?? Eugenio Fusco. Il Pm che ha indagato sulla vicenda delle fideiussio­ni false
Eugenio Fusco. Il Pm che ha indagato sulla vicenda delle fideiussio­ni false
 ??  ?? Agustì Benedito. Aspirante patron del Fc Barcelona, potenziale vittima
Agustì Benedito. Aspirante patron del Fc Barcelona, potenziale vittima

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy