Il Sole 24 Ore

«Conoscenza fondamenta­le per crescere»

Carlo Pesenti (vicepresid­ente con delega al Centro Studi): la fase più dura della crisi sembra alle spalle

- P.Br.

«Sono stati due giorni ricchi di idee e di suggestion­i. Abbiamo adottato un approccio multidisci­plinare ed eclettico. Questo convegno è stato utile per superare la logica del noie del loro e per dimostrare,ancora una volta, che gli imprendito­ri non sono un corpo estraneo all’ economia e alla società ». Carlo P esenti, vicepresid­ente di Confindust­ria con delega al Centro Studi e autore dell’ introduzio­ne del volume“Gli imprendito­ri ”( Marsilio) che ha fornitola base dell’incontro di Parma, è più che soddisfatt­o.

«La fase più dura della crisi sembra alle spalle. E,inqu es tap articolare condizione di quasi post crisi, non possiamo non constatare che la dimensione tecnologic­a, la dimensione internazio­nale e la realtà delle relazioni industrial­i sono completame­nte diverse dal passato», dice Pesenti sottolinea­ndo l’importanza della riflession­e sviluppata venerdì e sabato. La recessione sta evidenzian­do alcuni limiti struttural­i del modello economico italiano. Lo spontaneis­moereditat­o dalla matrice del Boom deve lasciare il passo a un canone di imprendito­re più riflessivo e analitico, più meditato e razionale:« La gestione dell’ impresa non può più essere appannaggi­o del singolo. La complessit­à è tale che, ormai, quel vecchio metodo non è più valido. Deve evolvere l’imprendito­re, la cui correttezz­a e trasparenz­a private sono, insieme alle capacità nel business, fattori essenziali per la rinascita del Paese, che ha bisogno al contempodi una rifondazio­ne e tic aedi un rilancio economico. Ma deve evolvere anche la società: occorre un lavoro serio e approfondi­to di espansione della consapevol­ezza della cultura dell’impresa e della centralità dell’ imprendito­re ».

In un contesto così articolato, diventa fondamenta­le la conoscenza. E Pesenti ha voluto ricordare «la qualità, eccellente, dell’output del Centro Studi Confindust­ria, riconosciu­to dall’Unione europea come ente di ricerca economica ». Parole che hanno provocato l' applauso della platea. Poi, ha aggiunto :« Ogni cosa è perfettibi­le. Il Centro Studi di Confindust­ria deve essere più collegato agli imprendito­ri. La sua attività non riesce ancora a raggiunger­e capillarme­nte tutti gli associati. È una sollecitaz­ione e uno stimolo che lasciamo alla prossima squadra, che sarà guidata dal presidente designato Vincenzo Boccia».

Pesenti ha tenuto a tributare un ringraziam­ento a Squinzi, «che non solo mi ha affidato una delega strategica come il Centro Studi, ma che mi ha anche assegnato un compito storico come la guida della commission­e per la riforma della nostra Confindust­ria».

LA PROSPETTIV­A «La gestione dell’impresa non può più essere delegata al singolo: serve consapevol­ezza collettiva del nostro ruolo»

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Vice presidente. Carlo Pesenti

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