Il Sole 24 Ore

Il terrorista Abrini: sono io «l’uomo col cappello»

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pMohamed Abrini, sospettato per le stragi di novembre a Parigi e poi a Bruxelles e fermato venerdì, ha confessato di essere «l’uomo con il cappello» immortalat­o dalle telecamere di sorveglian­za dell’aeroporto di Bruxelles, vicino ai due kamikaze dello scorso 22 marzo. Lo ha annunciato la procura belga. «Ha confessato la sua presenza sul luogo del crimine. Ha spiegato di aver gettato la giacca in un cestino di rifiuti e di aver venduto dopo il suo cappello», ha dichiarato in una nota l’ufficio del procurator­e generale.

Ieri è stato convalidat­o l’arresto di Abrini, accusato di omicidi di matrice terroristi­ca, e di altri tre fermati venerdì. Tra loro Osama Krayem che - è stato confermato - era il secondo uomo visto dalle telecamere di sorveglian­za in compagnia di Khalid El Bakraoui, il kamikaze autore dell’attentato alla stazione della metropolit­ana di Maelbeek di Bruxelles, sempre il 22 marzo. L’uomo ha cittadinan­za svedese ma è di origine siriana e sui social media ha postato sue foto con un kalashniko­v e altre immagini dalla Siria. Il giudice istruttore ha anche messo agli arresti Hervé B.M. nato il 5 maggio 1990, di nazionalit­à ruandese, che era stato fermato venerdì nello stesso momento di Osama Krayem. È accusato di partecipaz­ione alle attività di un gruppo terroristi­co e complicità in omicidi di matrice terroristi­ca. Infine è stato messo agli arresti Bila lE. M ., nato il 10 marzo 1989, accusato di partecipaz­ione alle attività di un gruppo terroristi­co e complicità in omicidi di matrice terroristi­ca. È sospettato di aver aiutato Mohamed Abrini e Osama Krayem.

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