C’è una casa intelligente per tutte le esigenze
a Il mobile italiano è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il design e la qualità. Ma deve fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita, soprattutto cinese, tedesca e statunitense. La sfida sarà soprattutto tecnologica e le nostre aziende sembrano averlo già capito. Secondo un’indagine di Csil, Centro studi industria leggera, gli investimenti in macchinari e sistemi dei produttori italiani di arredi sono ripartiti con decisione già dal 2014 e si stanno indirizzando sempre di più verso lo smart manufacturing.
Sda Bocconi ha appena avviato un’indagine, commissionata da Messe Frankfurt, per capire quali benefici l’Industry 4.0 potrebbe dare al mobile italiano. «Siamo appena partiti – dice Gabriella Lojacono, professore associato di Economia aziendale e coordinatrice scientifica del progetto insieme a Carlo Alberto Carnevale Maffè –, ma abbiamo riscontrato un interesse eccezionale per l’argomento da parte delle imprese italiane dell’arredo, sia contract che retail». L’Industry 4.0 è un insieme di soluzioni nate in Germania per realtà di grandi dimensioni. Come possono sposarsi con la realtà delle aziende italiane del mobile, che in media hanno meno di 50 dipendenti? «Si tratta di superare – dice Lojacono – quel freno che induce le piccole imprese a considerare gli investimenti in nuove tecnologie inaccessbili o a destinarli tuttalpiù solo alla produzione. In realtà le tecnologie di smart manufacturing possono portare
C’è il prototipo di casa piena di sensori per i robot assistenti e quella che sperimenta l’Internet of Things, l’ambiente che si modifica muovendo la mano, la cucina smart e il controllore dei consumi elettrici. La casa diventa sempre più intelligente per rispondere alle esigenze