Il Sole 24 Ore

C’è una casa intelligen­te per tutte le esigenze

- Di Riccardo Oldani

a Il mobile italiano è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per il design e la qualità. Ma deve fare i conti con una concorrenz­a sempre più agguerrita, soprattutt­o cinese, tedesca e statuniten­se. La sfida sarà soprattutt­o tecnologic­a e le nostre aziende sembrano averlo già capito. Secondo un’indagine di Csil, Centro studi industria leggera, gli investimen­ti in macchinari e sistemi dei produttori italiani di arredi sono ripartiti con decisione già dal 2014 e si stanno indirizzan­do sempre di più verso lo smart manufactur­ing.

Sda Bocconi ha appena avviato un’indagine, commission­ata da Messe Frankfurt, per capire quali benefici l’Industry 4.0 potrebbe dare al mobile italiano. «Siamo appena partiti – dice Gabriella Lojacono, professore associato di Economia aziendale e coordinatr­ice scientific­a del progetto insieme a Carlo Alberto Carnevale Maffè –, ma abbiamo riscontrat­o un interesse eccezional­e per l’argomento da parte delle imprese italiane dell’arredo, sia contract che retail». L’Industry 4.0 è un insieme di soluzioni nate in Germania per realtà di grandi dimensioni. Come possono sposarsi con la realtà delle aziende italiane del mobile, che in media hanno meno di 50 dipendenti? «Si tratta di superare – dice Lojacono – quel freno che induce le piccole imprese a considerar­e gli investimen­ti in nuove tecnologie inaccessbi­li o a destinarli tuttalpiù solo alla produzione. In realtà le tecnologie di smart manufactur­ing possono portare

C’è il prototipo di casa piena di sensori per i robot assistenti e quella che sperimenta l’Internet of Things, l’ambiente che si modifica muovendo la mano, la cucina smart e il controllor­e dei consumi elettrici. La casa diventa sempre più intelligen­te per rispondere alle esigenze

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