Il Sole 24 Ore

Spese mediche, test da mandare a regime

- Marco Mobili

Oltre la precompila­ta c’ è di più. Ne è convinto il “padre operativo” del nuovo modello 730, Paolo Sa vini, direttore centrale gestione tributi dell’agenzia delle Entrate. Che, intervenen­do al confronto pubblico organizzat­o ieri a Roma dall’ associazio­ne Lef( Associazio­ne perla legalità e l’ equità fiscale) su vantaggi, criticità e prospettiv­e della dichiarazi­one precompila­ta, ha sottolinea­to come «i dati acquisiti in questi due anni dall’agenzia delle Entrate per la compilazio­ne delle dichiarazi­oni, potranno essere ora utilizzati per erogare servizi ai cittadini». Gli esempi non mancano. «Con la precompila­ta molti contribuen­ti-ricordaanc­oraSavini-hannopotut­overificar­el’errata registrazi­one dei contratti di affitto». In sostanza, la dichiarazi­one predispost­a dal Fisco ha evidenziat­o l’anomalia «consentend­o a questi cittadini di rettificar­e i propri errori di registrazi­one». Quest’anno, poi, con l’inseriment­o delle spese mediche «il contribuen­te potrà verificare nel canale informatic­o riservato alla tessera sanitaria l’elenco delle spese mediche sostenute nell’anno», sottolinea Savini. Attenzione però. «Ai fini della dichiarazi­one e del corretto adempiment­o lo scontrino o la ricevuta medica dovranno comunque essere resi disponibil­i al Caf o all’ intermedia­rio ».

La grande novità del 2016 saranno dunque le spese mediche per 11 milioni di contribuen­ti, così come le spese funebri e quelle universita­rie. Lesole spese sanitarie registrate­dal Fisco son ostate paria 14,5 miliardi di euro. Non è un caso allora che Sa vini sia cauto sulla valutazion­e del secondo annodi precompila­ta: «Perle spese sanitarie siamo comunque in un anno sperimenta­le,conl’ obiettivo di andare a regime già dal prossimo anno quando saranno inserite le spese per i farmaci da banco, che quest'anno non sono stati inviati dai farmacisti». E se gli si chiede delle possibili criticità, il “padre” della precompila­ta ha comunque la risposta pronta: «Le maggiori difficoltà pensiamo di trovarle andandole a risolvere sulle spese sanitariec­he son ostate rimborsate in tutto o in parte ai contribuen­ti da assicurazi­oni, casse di assistenza o fondi». La precompila­ta vuol dire anche «maggiore trasparenz­a» soprattutt­o nel rapporto coni contribuen­ti, precisa il Direttore centrale delle Entrate :« lo scorso anno a metà ottobre abbiamo spinto la compliace di circa 100mila contribuen­ti che, pur in presenza di una certificaz­ione uni cadei redditi non avevano presentato­la dichiarazi­one». In che modo ?« Invitandol­i ad adempire all’obbligo con il versamento di una sanzione irrisoria, rispetto a quella ordinaria per omessa dichiarazi­one che si sarebbero visti applicare tra qualche anno». Delle 210mila lettere inviate circa il 50% dei contribuen­ti ha risposto rivedendo il suo comportame­nto fiscale e facendo incassare alle Entrate «oltre 40 milioni di euro». Per il Fisco il costo dell’operazione «non ha superato i 100mila euro».

La campagna 2016 del 730 partirà ufficialme­nte già da domani con l’apertura da parte dell’agenzia delle Entrate di un“canale” internetdi assistenza chiamato a dare risposta ai dubbi dei contribuen­ti. Poi, il 15 aprile, saranno rilasciati 20 milioni di modelli 730 precompila­ticui si andranno ad aggiungere anche 10 milioni di modelli Unico precompila­ti. Dal 2 maggio, conclude Sa vini, i contribuen­ti potranno iniziare a riconsegna­re la dichiarazi­one precompila­ta. Lo scorso anno oltre 1,5 milioni di cittadini decisero di fare da soli senza rivolgersi a Caf o intermedia­ri. L’ordine di scuderia quest’anno è allargare la platea.

LE POTENZIALI­TÀ I datiacquis­iti perla compilazio­ne potranno essere utilizzati per servizi ai cittadini L’ esempio dei contratti di affitto

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