«Economia positiva», la riscossa parte dal basso
Aprima vista il Positive eco- nomy forum di San Patrignano sembra prefiggersi una mis- sione apparentemente suici- da: indottrinare le aziende e i loro mana- ger, i campioni del profitto e della com- petizione estrema, con l’obiettivo ambi- zioso di riplasmare lo spirito del capitalismo, far prevalere l’altruismo sull’egoismo e l’interesse generale su quello particolare.
Jean Kasper, direttore dell’Osservato- rio sociale internazionale e braccio de- stro di Jacques Attali, interpreta il ruolo del nuovo capitalismo con una battuta: «La quantità dei sogni deve superare di gran lunga quella dei ricordi». La que- stione sociale, per una volta, è la prota- gonista di una serie infinita di dibattiti, incontri, seminari.
A San Patrignano, 1300 ragazzi e ragazze lottano per liberarsi dalla dipen- denza della droga e dell’alcol. Insieme con loro ci sono economisti, manager e industriali. Un patto di mutua assistenza e di alleanza tra i primi e gli ultimi. Sembrano mondi inconciliabili, eppure la voglia di cambiamento risuona potente nel ventre della sala convegni di San Patrignano, una location evocativa, con il soffitto in legno che simula un’arca ca- povolta. Un traghetto tra il vecchio e il nuovo mondo. Qualcuno lo chiama ca- pitalismo paziente, ma in realtà il mani- festo di Kasper incita alla rivoluzione culturale. «L’economia non è un fine in sé» tuona l’intellettuale francese, che sembra muoversi sulla stessa lunghezza d’onda del pensiero di Papa Francesco e dell’enciclica «Laudato si’». A dare man- forte al duo Attali-Kasper arriva il sotto- segretario al Welfare Luigi Bobba, mes- saggero di una riforma, quella del terzo settore, varata dopo un’attesa di quasi trent’anni, e di un fondo di rotazione di 200 milioni pensato esclusivamente per le imprese sociali. Un segno concreto di cambiamento. I francesi enumerano le loro grandi riforme sull’ambiente, a par- tire dagli incentivi sull’acquisto di vettu- re elettriche. Sergio Solero, presidente di Bmw Italia, allarga le braccia: «L’Italia sta sotto l’1% di auto elettriche mentre la Norvegia supera il 15 per cento». Le clas- sifiche non sempre corrono in soccorso dell’Italia. Nell’economia positiva sia- mo terz’ultimi nell’Ocse, seguiti solo da Grecia e Turchia.
Ma la rimonta è già cominciata. L’Ita- lia, secondo Paese al mondo dopo gli Usa, ha inserito nella legge di stabilità del dicembre scorso la normativa sulle benefit corporation, le aziende profit che per statuto devono massimizzare il loro impatto sociale e ambientale. È come una processione, in cui ogni comunità, fondazione o impresa portano il loro dono-mattoncino per la costruzione di un nuovo edificio sociale. Michelangelo Pistoletto si diverte a disegnare e regalare ai ragazzi di Sanpa le mele esposte in mensa, replicando quella reintegrata che troneggia nel piazzale della stazione centrale di Milano. La cultura come elemento decisivo dell’identità di un popolo. Dice Pistoletto: «L’arte e l’artista riuniscono libertà e responsabilità». Ecco la parola chiave del nuovo capitalismo: responsabilità. La comunità di San Patrignano è immersa in 110 ettari di vigna con laboratori di ogni genere: falegnami, allevatori, casari, norcini, vignaioli e tessitori. La responsabilità individuale, che precede quella sociale, la leggi negli occhi di Antonella, Lisa e Marzia, tre delle 35 tessitrici del laboratorio affacciato
RESPONSABILITÀ La parola chiave che circola nel convegno organizzato dalla comunità è «responsabilità». La condividono economisti, imprenditori e i ragazzi di Sanpa
sulle colline romagnole, da quattro anni sotto la supervisione di Anna Zegna. Escono da qui le sciarpe, i plaid e i tessuti per Chanel, Agnona e l’architetto Peter Marino. Il lavoro come terapia e riscatto dalla dipendenza. Vecchio e nuovo mondo su questo non confliggono. Brunello Cucinelli, premiato venerdì come campione dell’imprenditoria responsabile, scopre tante affinità tra il laboratorio di San Patrignano e quello di Solomeo. L’imprenditore perugino si aggirava tra i telai idraulici assemblati dai falegnami di Sanpa e bofonchiava: «Quel Muccioli lì era un genio». E poi rivolto a Letizia Moratti, la cofondatrice della Fondazione San Patrignano che ha preannunciato la stesura di un manifesto sull’economia positiva contro la dittatura del Pil: «Che fortuna lavorare con l’anima di questi ragazzi». Sogni, responsabilità, anima, manifesti per un capitalismo dal volto umano. Parole per troppo tempo esiliate dal lessico produttivo. Che cosa diventerà il secondo Paese manifatturiero d’Europa con iniezioni generose di responsabilità sociale? All’interno dell’arca capovolta di Sanpa sono convinti che il futuro ci riserverà parecchie sorprese. E citano la formula del rinascimento prossimo venturo coniata da Kasturi Rangan, docente alla Harvard business school: doing well by doing good. Fare bene facendo del bene.