La fraternità di Francesco
Quanto la chiesa italiana ed europea stiano tenendo il passo con il dinamismo del Papa non è del tutto evidente. L’uomo Bergoglio piace alle folle, è diretto e concreto, prende decisioni e non fa mancare il suo giudizio sui fatti della vita quotidiana. Uno stile chiaro e inconfondibile. Ma la chiesa? Per il teologo Christoph Theobald una parola riassume e fonda l’agire di Francesco: fraternità. Gesù Cristo porta nel mondo relazioni nuove, al cristiano l’impegno, la responsabilità e la sfida di viverle e testimoniarle. Il Papa invita a «scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in un santo pellegrinaggio». Lo scrive nell’ Esortazione apostolica Evangelii gaudium, il suo testo programmatico, in cui delinea metodo, modalità e urgenza dell’ annuncio del Vangelo nel mondo attuale. Theobald identifica nella sottolineatura della “mistica della fraternità” un cambiamento di sguardo: il prossimo acquista una grandezza sacra perché in lui si scopre Dio, «si impara a soffrire in un abbraccio con Gesù crocifisso». Se non si esce da se stessi per incontrare, conoscere, soccorrere il prossimo si resta prigionieri di un individualismo morboso. La «chiesa in uscita» risponde al linguaggio dell’esperienza e alla fede dell’incarnazione. Così come la misericordia e le opere di misericordia traducono l’invito evangelico del «dono di sé» e del trovare Dio in tutto e in tutti. Il libro, esaminando la Evangelii gaudium e l’enciclica Laudato si’, definisce la consistenza dello “stile di Francesco”. Un ulteriore e utile contributo a comprendere la singolarità del Pontefice arriva dal volume Il cristiano tra potere e mondanità di Anna Carfora e Sergio Tanzarella (edito da Il pozzo di Giacobbe, pagg. 130, € 10) che approfondisce la denuncia fatta dal Papa sulle quindici malattie che possono affliggere la Curia nella sua missione di servizio alla Chiesa, perché «come ogni corpo umano è esposta al malfunzionamento e all’infermità». Christoph Theobald, Fraternità, Qiqajon, Magnano (Bi), pagg. 92, € 10.