Il Papa ai rifugiati: «Trattati come peso ma siete un dono»
«Troppe volte non vi abbiamoaccolto! Perdonatela chiusura e l’indifferenza delle nostre società che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede. Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono». Torna sul tema dei migranti, Papa Francesco, a tre giorni dal viaggio-lampo a Lesbo, da dove ha riportato sul volo dodici rifugiati siriani. Ieri Bergoglio ha rivolto ai rifugiati in un videomessaggio per il 35esimo anniversario del Centro Astalli, la principale attività in Italia del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS), che visitò nel settembre 2013, eh a ricordatola figura storica di padre Pedro Arrupe sul fronte dell’impegno per l’accoglienza. « Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati. Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiaticonoscono levi e che portano alla pace perché conoscono l’ odore acre della guerra ».
Ieri al Centro Astalli è stato presentato il rapporto 2016: anche nel 2015 il numero di rifugiati approdati nel nostro paese è stato consistente (153.842 al 31 dicembre 2015), anche se di molto inferiore allo straordinario flusso verso la Grecia e attraverso i Balcani. Arrivano soprattutto dall’Africa e in misura minore dal Medio Oriente (Pakistan, Afghanistan, Iraq) i richiedenti asilo che approdano sulle nostre coste.
«Manca una politica europea nei confronti dell’Africa: l’Ue è il maggiore donatore, ma politica zero. Quello che serve è un grande piano di sviluppo dell’Unione europea per il continente africano, non soldi ma investimenti. Un piano che dovrebbe essere 6-7 volte più grande del piano Juncker» ha detto l’ex premier, Romano Prodi, intervenendo alla presentazione del Rapporto. «Il Papa? Con questi gesti incentiva l’immigrazione clandestina. Su questo non c’ è dubbio» ha detto Matteo Sa lv inia La Zanzara su Radio 24 commentando l’accoglienza delle famiglie siriane in Vaticano. «Dopo gesti come questo possono seguire altre centinaia di migliaia di arrivi. Se si porta a casa 12 immigrati, sicuramente passa l’idea che in Italia ci sia spazio per tutti».
Per il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, «è la realtà complessa che oggi la interpella, a suggerire alla Chiesa risposte sempre nuove e non sempre comprese e accolte, soprattutto se si tratta di scelte non politicamente corrette come la visita del Papa a Lesbo che insieme a tantissima approvazione ha scatenato anche quelle osservazioni che vengono fatte in overdose di banalità, come quando si dice che l’accoglienza favorisce l’immigrazione dimenticando che la prima causa del fenomeno migratorio da una parte sono le guerre, e chi sa chi le ha provocate?, e dall’altra il vero fattore è la povertà».