Laterza: al Sud primi segnali di ripartenza
Laterza: gli strumenti ci sono, facciamoli funzionare e il Mezzogiorno accelera PUGLIA Oggi a Bari la presentazione del rapporto Pmi Mezzogiorno 2016 curato da Confindustria e Cerved
I segnali di ripartenza ci sono. Si va avanti con lentezza, come tutto il Paese, ma anche nel Mezzogiorno l'economia sta rialzando la testa. «Ragione di più per migliorare il funzionamento degli strumenti che già ci sono e far partire ciò che ancora manca». Alessandro Laterza, vice presidente di Confindustria per le Politiche regionali e il Mezzogiorno, pensa soprattutto al Masterplan per il Sud, annunciato dal governo l'estate scorsa e non ancora varato, finalizzato soprattutto ad accelerare le infrastrutture e l'utilizzo dei Fondi strutturali europei. E, dopo la lettura del Def, pensa anche agli sgravi contributivi per i nuovi assunti: nella legge di stabilità dell'anno scorso si ipotizzava di mantenerli anche per il 2017 nelle Regioni meridionali. Nel Def non se ne parla: «È vero che le aziende non assumono solo perché c'è la decontribuzione, lo fanno se c'è mercato. Ma gli sgravi rappresentano un'arma importante per stimolare la crescita e l'occupazione. I dati del 2015 lo hanno dimostrato».
Una linfa in più per quelle pmi che sono sopravvissute alla crisi e per quelle nuove aziende nate negli ultimi mesi, di cui molte possono considerarsi innovative. Un tessuto imprenditoriale in fase di transizione, ma più robusto, come emerge dal Secondo Rapporto Pmi Mezzogiorno 2016 curato da Confindustria e Cerved che sarà presentato oggi a Bari.
Alcuni strumenti già ci sono, dice Laterza, frutto anche dell'impegno di Confindustria: per il Sud è stato previsto un credito di imposta nella legge di Stabilità 2016. Una misura che sarà operativa fino al 31 dicembre 2019 per un valore complessivo di 2,4 miliardi di euro (utilizzando i fondi strutturali europei e del Fondo per lo sviluppo e la coesione), 617 milioni di euro all'anno: «Operativamente partirà a giugno, è uno strumento rilevante, che lo stesso Governo ritiene un trampolino di lancio per gli investimenti sì nel Sud, ma a beneficio di tutto il Paese». Il credito di imposta non solo è completamente automatico, ma si somma al superammortamento. «Il tassello della decontribuzione per i nuovi assunti sarebbe una terza gamba rilevante», insiste Laterza. Secondo i dati le assunzioni agevolate nel 2015 sono state nel Mezzogiorno quasi 384mila, cui si aggiungono le quasi 59mila trasformazioni di rapporti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Se il governo si propone di rilanciare gli investimenti pubblici, utilizzando anche la flessibilità concessa da Bruxelles che per il Sud rappresenta 7 miliardi di euro, è urgente varare il Masterplan: «È un modo per coordinare l'azione delle Regioni e velocizzare l'utilizzo dei fondi di coesione. Le amministrazioni sono ancora impegnate a gestire la coda dei programma Ue 2007-2013, ma il tempo corre e rischiamo di avere grandi problemi della seconda parte del ciclo di programmazione».
C'è un aspetto su cui Laterza di sofferma, indicandolo ancora come critico: il credito. «È stato fatto molto, alle moratorie sui mutui e sui debiti all'utilizzo di strumenti non bancari, come i mini bond. Ma occorre qualche passo avanti: non servono novità, ma potenziare ciò che già esiste». Per esempio, il Fondo di garanzia per le pmi: secondo Laterza occorre promuoverlo come strumento attrattivo per gli investimenti, chiunque viene a investire nel Mezzogiorno può utilizzarlo.
Certo, le aziende devono fare la loro parte. Sono ancora di dimensione piccola e poco patrimonializzate, anche se il tessuto meridionale sta dando segnali importanti di vitalità, con la presenza di aziende innovative: «Un passo avanti fatto per necessità, per resistere alla crisi, e che potrà avvantaggiarsi anche degli strumenti dei Por 2014-2020, che puntano al collegamento tra imprese private e sistema della ricerca e proprio per questo dovrebbero partire al più presto».
Strumenti a parte, su un aspetto Laterza insiste: «Il Sud è un grande tema che va affrontato in una cornice nazionale ed europea. L'idea che i problemi del Mezzogiorno si affrontino in un recinto è perdente. In questa logica Confindustria, con la riforma Pesenti, ha istituito il Consiglio delle rappresentanze regionali, con la convinzione di fondo che il Sud debba passare da problema di nicchia a questione nazionale».
ASSUNZIONI AGEVOLATE «Gli sgravi rappresentano un’arma importante per stimolare la crescita e l’occupazione, i dati del 2015 lo hanno dimostrato»