Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le previsioni sul Pil
L’ultimo World Economic Outlook pubblicato dal Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Pil della Federazione Russa, stimando un -1,8% per l’anno 2016 contro il -0,8% dichiarato nelle previsioni pubblicate a gennaio. L’Fmi continua a evidenziare che l’economia russa tornerà a crescere nel 2017 nell’ordine dello 0,8%. Le stime della Banca Mondiale calcolano valori simili, con una contrazione nell’anno corrente pari al -1,9%, per poi arrivare a una ripresa più accentuata nel 2017 (+1,1%). In generale,le previsioni sul Pil fornite dai maggiori enti interessati all’argomento (fra cui anche la Banca centrale russa)sono al ribasso. Soprattutto la Banca Mondiale ribadisce il pesante effetto negativo dovuto alle sanzioni imposte da Usa e Ue, oltre agli effetti controproducenti causati dalle contro-sanzioni russe, ovvero dall’embargo sulle importazioni promosso dal governo di Mosca. Secondo la Banca Mondiale, l’eliminazione di tali sanzioni internazionali gioverebbe all’economia russa placando il clima d’incertezza che oggi fa da protagonista, accelerando la crescita del Pil fino al 2% a partire dal 2017. Tale scenario, incentrato sulle conseguenze negative delle sanzioni, non riflette a pieno le previsioni fornite dalla Banca Centrale Russa, che seppur stimi anch’essa una crescita blanda, non superiore allo 0,5% nel 2017, è ben attenta a evidenziare le spirali positive innescate nel medio-lungo termine all’interno del tessuto economico e imprenditoriale della Federazione Russa.