La Corte dei Conti russa: marginale il contributo delle Zone speciali
Uno studio condotto dalla Corte dei Conti della Federazione Russa ha messo in evidenza come il supporto dato all’economia da parte delleSpecial Economic Zones si siadimostrato piuttosto marginale. Gli amministratoridellezoneeconomiche speciali si sono talvolta dimostrati pocoflessibili e irresponsabili neiconfronti sia di investitoristranieri sia locali, gestendoinmanierapocoefficacee ancormeno trasparente i budget apropriadisposizione.Nelcorso dell’ultimo decennio sonostati elargiti a favore delle Sez e delle relative infrastrutture circa 520 miliardi di rubli (7 miliardi di euro), con il risultato di soli 18.000 nuovi posti di lavoro. La prima Sez in Russia risale al 2006; oggi se ne contano 33, tutte con il medesimo obiettivo di attrarre investimenti mediante riduzione delcarico fiscale e agevolazioni di varia natura. Tuttavia, dato ilparticolare momento storicodella Russia orientato all’Import Substitution, spesso oggirisulta più conveniente, per leimprese straniere, investire al di fuori di tali aree, seguendocanali più “tradizionali” come le aree industriali messe a disposizione dalle singole regioni, che anche offrono particolari vantaggi fiscali oltre che strumenti di finanziamento agevolati e taylor-made.