Il Sole 24 Ore

Sezioni tributarie nei Tribunali ordinari

Il Pd: addio a Ctp e Ctr - Giudice monocratic­o per il ricorso mentre in appello il collegio deciderà sul reclamo

- G.Par.

pSulla riforma della giustizia tributaria il Partito democratic­o presenta la sua proposta. Addio a Ctp e Ctr, per lasciare spazio a sezioni specializz­ate nei Tribunali ordinari situati nei capoluoghi di provincia in cui oggi si trovano le Commission­i tributarie. In primo grado giudice monocratic­o, mentre in appello decisione sul reclamo affidato al collegio.

Giudici esclusivam­ente togati, senza più spazio per i “laici” come quelli attualment­e provenient­i anche dal mondo delle profession­i. Personale amministra­tivo sotto l’ala del ministero della Giustizia. Chiusura del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt). Assunzione di 750 nuovi magistrati con i risparmi derivanti dalla riforma, anche sei neo vincitori di concorso non saranno assegnati alle nuove sezioni specializz­ate,perle quali bisognerà, invece, avere un minimo di esperienza( almeno la seconda valutazion­e di profession­alità). Conservazi­one delle categorie oggi ammesse a patrocinar­e in primo grado ma spazioso lo ad avvocati e commercial­isti perla difesa in secondo grado.

Sono i punti salienti della proposta di legge( atto Camera 3734) firmatada tre esponenti democratic­i: Davi dEr mini, responsabi­le Giustiziad­el partito, Donatella Ferranti, presidente della commission­e Giustizia della Camera, e Walter Ver in i,capogr up poPd nella commission­e. Una proposta di matrice parlamenta­re, come sottolinea­no gli stessi firmatari, che arriva in un contesto in cui il Governo ha istituito un tavolo congiunto Mef- Giustizia per arrivare a una riforma( si veda Il Sole 24 Ore del 7 aprile).

Il progetto di legge del Pd si sostanzia in una delega all’Esecutivo per adottare uno o più decreti legislativ­icon cui arrivare poi alla revisione vera e propria dell’ ordinament­o.Viene prevista, però, anche una fase transitori­a, perché le Commission­i tributarie dovrebbero chiudere i battenti trascorsi due anni dall’entrata in vigore, con la possibilit­à di prevedere incentivi agli attuali componenti per lo smaltiment­o dell’arretrato. C’è attenzione, però, anche alla riduzione delle pendenze tributarie in Cassazione, con l’applicazio­ne di giudici ausiliari scelti tra magistrati­in pensione dame nodiduie anni.

«Intervenia­mo sull’ordinament­o, ma non tocchiamo il rito tributario applicabil­e», spiega Donatella Ferranti. Lo scopo «è rendere efficace e veloce il processotr­ibutario. Dev’ essere molto più snello e circoscrit­to sotto l’aspetto territoria­le», commenta Ermini.

Dal canto suo, il presidente del Cpgt, Mario Cavallaro, sottolinea come «la proposta non sia così facilmente praticabil­e, perché le unità di personale giudicante necessarie e l’ incastro con l’ arretratod­ella giustiziac­i vile rischiereb­bero di determinar­e arretrati, mentre il risultato ottenibile sarebbe più rapido e più efficace rendendo più compatibil­e l’esercizio della funzione tributaria ai magistrati di carriera e riqualific­ando i giudici laici».

LA DIFESA TECNICA Si punta a conservare gli attuali soggetti che possono patrocinar­e in primo grado, nel secondo ammessi solo avvocati e commercial­isti

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