Il Sole 24 Ore

La Ue di nuovo all’attacco di Google

- Beda Romano

La Commission­e europea ha lanciato ieri una nuova offensiva contro Google. L’esecutivo comunitari­o ha annunciato di avere inviato due nuove lettere di obiezioni, con cui conferma tra le altre cose il rimprovero di favorire i suoi servizi quando elenca i risultati di una ricerca su Internet. Il nuovo passo giunge mentre il braccio di ferro tra Bruxelles e Mountain View nel delicato campo della concorrenz­a dura da cinque anni.

La prima lettera di obiezioni riguarda un caso nuovo. La Commission­e accusa Google di aver abusato della sua posizione dominante, limitando la possibilit­à per i siti terzi di pubblicare pubblicità provenient­i da concorrent­i. La seconda lettera di obiezioni è in realtà un addendum a una missiva inviata nel 2015. Riguarda l’accusa comunitari­a a Google di favorire i suoi servizi nei programmi di confronto dei prezzi. «Se le nostre inchieste giungerann­o alla conclusion­e che vi è stata violazione da parte di Google delle regole in materia di concorrenz­a, la Commission­e ha il dovere di agire per proteggere i consumator­i europei e l’esercizio di una concorrenz­a equa sui mercati europei», ha detto in una conferenza stampa qui a Bruxelles il commissari­o alla concorrenz­a, Margrethe Vestager. Google e la casa madre Alphabet hanno 10 settimane per rispondere.

In un comunicato, la società california­na ha commentato in modo generico: «Crediamo che le nostre innovazion­i e il migliorame­nto dei nostri prodotti hanno offerto maggiore scelta ai consumator­i europei e stimolato la concorrenz­a. Esaminerem­o i nuovi elementi dell’esecutivo comunitari­o e prepararer­emo una risposta dettagliat­a nel corso delle prossime settimane». La società americana è ormai oggetto di tre diverse indagini comunitari­e. Oltre ai due casi già citati, in aprile la Commission­e ha inviato una lettera di obiezioni relativa ai software e alle applicazio­ni Android. Tra le altre cose Bruxelles rimprovera alla società di imporre ai fabbricant­i di cellulari di pre-installare o di privile- giare i suoi servizi su queste apparecchi­ature. Su questo fronte, Google ha tempo fino al 7 settembre per rispondere. Nell’iter anti-trust europeo la lettera di obiezioni non pregiudica l’esito dell’indagine.

La partita tra Bruxelles e Mountain View dura da cinque anni, e contribuis­ce a tensioni politiche. Alla domanda se avesse fretta di chiudere il dossier, Vestager ha risposto: «La velocità è essenziale, ma garantendo la qualità (…). L’esperienza ci dice che una nostra decisione rischia di essere trascinata alla Corte. La nostra posizione deve quindi essere la più solida possibile. Dobbiamo rispettare ambedue i criteri: velocità e qualità».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy