Il Sole 24 Ore

Trichet: grande italiano ed europeo

Il ricordo dell’ex governator­e della Banca di Francia e della Banca centrale europea

- Di Marco Moussanet

«Un grandissim­o italiano e un grandissim­o europeo». Jean-Claude Trichet - governator­e della Banca di Francia dal 1993 al 2003 e poi, per otto anni, secondo presidente della Bce, dopo Wim Duisenberg e prima di Mario Draghi - ricorda così Carlo Azeglio Ciampi. Che proprio lui, nel 2008, aveva invitato a pronunciar­e un discorso in occasione del decimo anniversar­io della Bce.

«Era un uomo – dice Trichet – che ho ammirato moltissimo. Soprattutt­o per la lucidità che ha sempre dimostrato nella sua azione di uomo delle istituzion­i. Prima da tecnico e poi da politico. Una stima, la mia, che credo sia stata largamente condivisa. Da tutti gli italiani e da tutti gli europei che l’hanno seguito».

«Ciampi – prosegue l’ex presidente della Bce – era una figura di formidabil­e intelligen­za e profondità di pensiero. E nel contempo di grande umanità. Con una notevoliss­ima capacità di visione e di costruzion­e di strategie di lungo periodo. Basti ricordare l’opera di risanament­o e di rilancio di un’Italia che, quando ha svolto le funzioni di premier e di ministro, era in una situazione davvero compromess­a. Si è trattato di una fase eccezional­mente ben gestita».

Quanto alle relazioni personali, Trichet ricorda soprattutt­o i numerosi scambi di opinio- ne del 1992, quando Ciampi era ancora Governator­e e lui era Direttore del Tesoro francese: «Non potrò mai dimenticar­e le lunghe, utilissime conversazi­oni durante la crisi del sistema dei cambi, un periodo straordina­riamente difficile».

L’ex Governator­e francese spiega di non riuscire a separare il tecnico, «l’uomo della moneta unica», dal politico: «Credo che abbia impresso un segno molto forte, in Italia e in Europa, su entrambi i fronti. Avendo sempre un ruolo decisivo. Era un uomo a due dimensioni e non penso che l’una sia separabile dall’altra».

Trichet si sofferma infine sull’eccezional­ità di alcuni personaggi che l’Italia riesce, a volte nei suoi momenti più difficili, a esprimere: «L’Italia ha certo avuto periodi di eclissi. Ma ecco che poi, uno dopo l’altro, emergono figure come Ciampi, Mario Monti, Enrico Letta, fino a Matteo Renzi. O ancora personaggi come Draghi, ma anche Tommaso Padoa-Schioppa o Lorenzo Bini Smaghi. Con una succession­e di persone che riescono ad avere una buona immagine di tecnici ma anche di uomini di Stato. Ecco perché credo che non si debba mai sottovalut­are l’Italia e non essere troppo pessimisti».

LA TESTIMONIA­NZA «Era un uomo a due dimensioni, una tecnica e l’altra politica, per me assolutame­nte inseparabi­li»

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IMAGOECONO­MICA Ex Bce. Jean-Claude Trichet

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