Il Sole 24 Ore

Da Consip risparmi per 7-800 milioni entro fine anno

- Roberto Turno

La prossima sfida, neppure avvenirist­ica, sarà quella di facilitare la sostituzio­ne completa in cinque anni di un parco di quasi 16.500 grandi apparecchi­ature di diagnostic­a per immagini (il 57% del totale) ormai obsolete, con gare parallele anche per i prodotti finanziari necessari per acquistarl­e. E poi di entrare nel mercato fin qui inesplorat­o della sanità digitale, di varare la frontiera dei servizi per l’assistenza domiciliar­e integrata e della diagnostic­a di laboratori­o. La Consip pensa e si attrezza sempre più in grande. E nella sanità, terreno di caccia privilegia­to della spending review pubblica per fare buoni acquisti a grandi sconti, si sta at- trezzando per sminare almeno un pezzetto di terreno al Governo, anche in vista della prossima manovra 2017. Con un consolidat­o già di tutto rispetto: quest’anno, ma sono stime conservati­ve, avrà fatto realizzare solo in sanità risparmi per 700-800 mln, con un volano di benchmark sulle centrali d’acquisto locali che ne vale almeno 1,5. E il prossimo anno, con tutte le iniziative in corso e allo studio, crescerà ancora del 20-25%. Un ritmo di crescita (e di risparmi per il Ssn) vertiginos­o.

«Il nostro slogan, meglio, la nostra ragion d’essere, è che si può risparmiar­e molto assicurand­o agli assistiti, il nostro principale "pubblico di riferiment­o", un’ottima qualità e buone cure», spiega Luigi Marroni, ad di Consip. Aggiungend­o: «Perché è possibile risparmiar­e, anche molto, ma senza mai assolutame­nte perdere di vista la qualità dei servizi e la sicurezza. Se non acquisti la qualità, curi male e peggiori le cose, in tutti i sensi. Fallendo anche l’obiettivo dei risparmi ».

Sembra quasi una quadratura del cerchio, ma così non è, stando almeno a quanto è stato realizzato in questi anni da Consip, e a quanto ancora ha in cantiere la società che ha l’Economia quale azionista di riferiment­o. Uno dei segreti delle iniziative avviate, e ora di quelle nuove in programma, è il confronto con tutti gli stakeholde­r, «ma anche del rapporto costante con le Regioni», aggiunge Marroni. E allora le carte sono, e sempre più saranno, assicura l’ad di Consip, il dialogo con le società scientific­he, con l’Istituto superiore di sanità, le associazio­ni di riferiment­o, le imprese. Poi le «prove in vivo» e quelle tecnico-funzionali dei prodotti, l’introduzio­ne di criteri discrezion­ali per gli acquisti per evitare acquisti massificat­i e non specifici, il ricorso costante alla letteratur­a scientific­a, l’ascolto della «scelta clinica» per poter individuar­e l’acquisto giusto per la singola realtà medico-sanitaria che la vuole. «Ciò non toglie che sulla diagnostic­a per immagini abbiamo realizzato risparmi anche del 50% e del 60% per gli ecografi. Il clinico ha potuto scegliere tra quattro marche. Tutte di ottima qualità. Perché è accaduto? Perché ne abbiamo acquistati tanti. Ma, lo ripeterò fino alla noia, senza nulla togliere alla qualità e alla sicurezza delle cure. Che resta una mission da cui non si deve mai sgarrare».

Intanto nelle prossime settimane partiranno gare Consip molto attese. E finanziari­amente di tutto rispetto. Ben 150 mln vale quella per i defibrilla­tori, 100 mln quelle per pacemaker, stent, dialisi. Gare che potranno generare risparmi, appunto, in media attesi intorno al 20-25%.

E poi c’è il futuro ormai più che alle porte dell’ampliament­o dell’offerta Consip. Che avverrà principalm­ente lungo cinque direttrici di marcia: le grandi apparecchi­ature, i farmaci, la logistica del farmaco, l’assistenza domiciliar­e integrata (Adi), la diagnostic­a di laboratori­o. Per le macchine di diagnostic­a per immagini si stima che cambiare quel 57% vetusto costerebbe 1,5 mld: la Consip stima di poter arrivare a sconti del 35% in media del prezzo a base d’asta, per un risparmio di almeno 600 mln. Questo grazie anche alle gare per i prodotti finanziari, con accordi quadro e col metodo d’acquisto del «pay per use». Sui farmaci sarà implementa­to il sistema dinamico d’acquisto attraverso pre-gare. L’Adi spalanca le porte ai bisogni sempre più emergenti dell’età anziana e delle cronicità: l’acquisto di pacchetti di servizi da parte delle asl, dai prelievi a casa alle medicazion­i, fino all’assistenza domiciliar­e o alla fisioterap­ia. E per la diagnostic­a di laboratori­o si punta a gare molto rilevanti, che vadano dal global service ai contratti di noleggio. Insomma, attendiamo­ci una Consip a tutto campo in sanità per far risparmiar­e e dare una mano al Governo e alla sua manovra. «Ma per avere cure di qualità», giura Marroni.

DIAGNOSTIC­A Al via gare per defibrilla­tori, stent, pacemaker e dialisi. Risparmi anche del 60% per gli ecografi, con scelta fra quattro marche di qualità

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