Istruzioni al traguardo, serve certezza sui tempi
La circolare-bis sulle assegnazioni si sofferma su molti «effetti collaterali» delle operazioni. Ciò dimostra una volta di più che il regime, semplice nelle linee generali, presenta - quando lo si mette in pratica - problemi non di poco conto. Le ricadute fiscali delle scelte contabili costituiscono la parte più rilevante di questi «effetti collaterali». A ogni diversa impostazione di bilancio corrisponde, a parità di tassazione sostitutiva, un’ulteriore serie di effetti diretti e indiretti da non trascurare. La circolare detta regole molto articolate al riguardo sottolineando che il valore di uscita può essere differente da quello su cui si paga l’imposta, purché venga determinato «in coerenza con i principi contabili». I quali però non disciplinano espressamente questa tipologia di atti, il che lascia aperto il dubbio su quale sarà il futuro approccio del fisco laddove la scelta contabile non sia condivisa dai verificatori. Differenti, e a volte impreviste, ricadute si hanno, pur in presenza di uno stesso regime, anche tra assegnazioni e cessioni: è da salutare con favore l’affermazione che la scelta tra l’una e l’altra modalità è legittima e non potrà essere contestata con la norma antielusiva. Su diversi altri punti (non affrontati a giugno) i chiarimenti sono coerenti, anche se mancano indicazioni sul leasing , ma il vero interrogativo è se i contribuenti avranno il tempo sufficiente per tener conto delle nuove istruzioni. Se, dunque, arriverà una proroga, si chiuderà il 30 settembre o l’operazione verrà riaperta per il 2017.