Il Sole 24 Ore

Matteo Marzotto entra nel capitale di Dondup

Il fondo L-Catterton mantiene l’80%

- Giulia Crivelli

p «Ho iniziato a lavorare nella filiera della moda italiana più di 20 anni fa partendo dal tessile, per ovvi motivi famigliari e un'affinità e passione che avevo sentito da subito. Poi, seguendo la trasformaz­ione del gruppo Marzotto, mi sono avvicinato al mondo della moda vero e proprio. Da tre anni e mezzo però me n’ero un po' allontanat­o, almeno operativam­ente. Ma l’incontro con i fondatori di Dondup e la lunga amicizia e conoscenza che mi legano all'ad Marco Casoni mi hanno spinto a iniziare questa nuova avventura». Matteo Marzotto ha presentato così l’entrata nel capitale dell'azienda di casualwear di Fossombron­e (provincia di Pesaro e Urbino), nata nel 1999 da un'idea di Manuela Mariotti, ancora oggi direttore creativo di Dondup, e di Massimo Berloni, che lascia la carica di presidente a Marzotto per diventare presidente onorario.

I dettagli finanziari dell'operazione non sono stati precisati (“più degli aspetti monetari contano le idee, le persone e il progetto che condividia­mo”, ha detto Marzotto), ma la compagine societaria è ora così composta: il fondo L-Catterton detiene l'80% di Dondup, il restante 20% è diviso tra il co-fondatore Massimo Berloni e Matteo Marzotto. A confermare la partecipaz­ione di maggioranz­a è stato Andrea Ottaviano, partner e head della sede milanese di L-Catterton. Il private equity era entrato in Dondup nel 2010 , quando il fondo creato dal colosso francese del lusso Lvmh, che allora si chiamava LCapital, acquisì il 40%. Per poi salire, più di un anno fa, al 91% tramite L-Capital Asia (si veda Il Sole 24 Ore del 19 maggio 2015). A vendere a Marzotto è stato quindi anche il fondo.

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