Il Sole 24 Ore

Risparmiat­ori è giunta l’ora di svegliarsi

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L’immagine del risveglio non è casuale. Nel presentare il rapporto, il commissari­o Consob, Carmine Di Noia ha affermato: «Per quanto concerne l’educazione finanziari­a, il dato da cui partire è una wake-up call». E ha aggiunto: «L’investitor­e italiano esibisce ancora notevoli lacune nell’alfabetizz­azione finanziari­a». Di Noia ha richiamato «La “strategia nazionale di educazione finanziari­a” che nascerà dalla collaboraz­ione tra Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Fondazione per l’Educazione Finanziari­a e al Risparmio e Museo del Risparmio», che avrà il compito di contribuir­e a rendere consapevol­i i risparmiat­ori delle proprie scelte finanziari­e. Iniziative lodevoli, ma che appunto richiedono un «risveglio». Ancor prima di apprendere cose nuove, si tratta di una presa di coscienza di ciò che sta davanti ai nostri occhi. E la presa di coscienza passa anche dalla scelta di interlocut­ori affidabili: un consulente finanziari­o può essere un aiuto più efficiente rispetto al consiglio di amici e parenti. Il consulente va scelto in base ai risultati che offre e al rapporto tra questi risultati e i costi. Dagli studi della Consob emerge invece che il consulente viene scelto più spesso se è affabile, se ci chiede delle vacanze e dell’andamento scolastico dei figli.

Tutto ciò ovviamente non basta. Nel libro citato all’inizio, i due premi Nobel illustrano gli “equilibri del raggiro” in cui tutti i soggetti coinvolti si prestano al successo del meccanismo fraudolent­o a danno ( nel nostro caso) del risparmiat­ore. Gli autori ricordano che l’economista John Kenneth Galbraith utilizzava l’immagine del «bottino per indicare l’insieme delle malversazi­oni finanziari­e non scoperte». Impedire il formarsi di questi bottini – spiegano – è compito delle autorità di vigilanza e si riferiscon­o alla Sec, la Consob americana. Anche le autorità si stanno dando una svegliata, non senza ritardi. Non senza colpe.

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