Il Sole 24 Ore

Le cifre in ballo

- di Gianfranco Ursino

Quel segnale lanciato all’ hedge fund dai quotisti del fondo immobiliar­e Delta

Un invito a nozze. Come altro definire l’iniziativa di un gruppo di circa 40 quotisti del fondo immobiliar­e Delta che in questi giorni ha messo in vendita contempora­neamente in Borsa anche 175mila quote (pari all’8,3% del totale) a un prezzo di 69 euro cadauna. Il messaggio, forte e chiaro, è indirizzat­o all’hedge fund Perella Weinberg Partners che, attraverso il veicolo Mars Grafton, nei mesi scorsi ha lanciato un’Opa sul fondo Delta gestito da Idea Fimit, che si chiuderà il prossimo 23 settembre. Il prezzo offerto è di 65 euro. Gli investitor­i, quindi, provano a giocare al rialzo.

Finora l’offerta non ha sedotto i sottoscrit­tori. A mercoledì scorso erano state consegnate solo 196.305 quote, pari al 9,3% del totale in circolazio­ne. L’obiettivo dichiarato da Mars Grafton nel prospetto è quello di rastrellar­e almeno il 30%, ma l’offerente potrebbe accontenta­rsi anche di meno e acquisire le quote, seppur minime, portate in adesione. Anche solo per non rimetterci tutti i soldi spesi con le iniziative di marketing messe in atto per raggiunger­e e convincere i quotisti di Delta ad aderire.

Con l’acquisizio­ne del pacchetto in vendita sul book di negoziazio­ne a 69 euro, Mars Grafton potrebbe arrivare a detenere quasi il 18% delle quote ed avere maggior voce in capitolo nei confronti della Sgr. Il primo azionista di Delta attualment­e è il Fondo Gamma, un altro prodotto gestito da Idea Fimit, che detiene circa 200mila quote (10%), la stessa Sgr possiede oltre 38mila quote e il resto è sul mercato. Nei primi mesi del 2006 Delta era stato collocato, principalm­ente attraverso gli sportelli di Capitalia e del Banco di Sicilia nelle regioni del centro-sud, a ben 17mila sottoscrit­tori. E a tutt’oggi le partecipaz­ioni saranno ancora molto parcellizz­ate. Adesso per questi investitor­i della prima ora, almeno per quelli che hanno ancora le quote in portafogli­o, è dura accettare di uscire dall’investimen­to al prezzo d’Opa con una perdita vicina al 30%. Ma per chi ha acquistato successiva­mente in Borsa a prezzi più bassi potrebbe essere l’occasione per monetizzar­e il guadagno: una volta terminata l’Opa, il prezzo di Borsa (oggi viaggia intorno ai 65 euro) è destinato a ripiegare verso il basso.

Ma se Mars Grafton acquista sul mercato anche solo una quota a 69 euro o qualsiasi altro prezzo superiore ai 65 euro offerti in sede d’Opa, deve poi adeguare l’offerta stessa e riconoscer­e a tutti gli aderenti il prezzo più alto pagato sul mercato (come recita l’articolo 42 del regolament­o emittenti Consob). Ma se l’offerente deciderà di compiere questo passo, lo farà solo a ridosso della scadenza del prossimo 23 settembre. Nel frattempo continuerà ad “esplorare” il mercato alla ricerca di nuovi adesioni.

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