Asset allocation
È un settore dove le attese di crescita sono del 30% all’anno al 2020 e del 40% nel decennio successivo
La frontiera dell’investimento è la robotica
Investire sul futuro, puntando su un settore che entro pochi anni trasformerà l’economia e la nostra vita quotidiana: questo l’obiettivo di un fondo che investe in società del settore robotica e automazione.
Macchine senza autista, aerei senza pilota, stampa a 3 dimensioni, robot che seminano campi o svolgono operazioni chirurgiche: tutto questo non è più fantascienza ma una realtà in rapida evoluzione. Da Apple a Google, è niente meno che una nuova rivoluzione industriale. Gli esperti prevedono che robotica e automazione avranno un effetto paragonabile a quello che la telefonia cellulare e internet hanno avuto negli ultimi anni, diventando onnipresenti e indispensabili per il lavoro e la vita di tutti i giorni.
« È il settore emergente più interessante e con il maggiore potenziale di crescita eppure finora non c’era un modo di investire in quello che ormai è un trend globale», spiega Richard Lightbound, chief executive per l’Europa di Robo Global, che ha creato il primo indice azionario composto esclusivamente di società del settore per dare agli investitori «un’op- portunità di lungo termine di scommettere sull’innovazione tecnologica » .
Robotica e intelligenza artificiale sono settori nuovi in costante evoluzione, quindi ha senso mitigare il rischio investendo in società e settori diversi. « La tecnologia non è più confinata alle fabbriche ma è ormai utilizzata nella logistica, nel settore sanitario e chirurgico, nei trasporti, nella stampa a 3D, e ci sono molte start- up in ognuno di questi settori» spiega Lightbound, ex dirigente di Standard Chartered.
Per questo Robo Global ha optato per un indice benchmark con una visione ampia e globale, composto da 80 società grandi e piccole e ripartito in tredici settori diversi, quindi diversificato e trasparente, che ogni trimestre viene riequilibrato e aggiornato pescando da una banca dati di oltre mille imprese, tra le quali anche qualche italiana.
L’obiettivo è cogliere il trend di crescita complessivo di robotica e automazione minimizzando il rischio legato a una singola impresa anche perché il settore lo scorso anno ha registrato 2 miliardi di dollari di fusioni e acquisizioni, e si prevede che il trend di M& A accelelerà il passo nei prossimi anni.
Il Robo Global Robotics and Automation Index nell’ultimo anno a fine agosto ha registrato un + 11,6% e quest’anno a metà settembre 2016 il 45% dell’indice ha avuto una crescita a due cifre. Negli ultimi cinque anni la crescita è stata del 79,1 per cento.
Il 40% dei titoli è di società cosiddette “bellwether” dedicate so- lo alla robotica e all’automazione, mentre il 60% è di società di cui una parte notevole del business riguarda il settore. I due Paesi più rappresentati sono gli Stati Uniti e il Giappone, con il 30- 35% a testa, seguiti dal Giappone e dalla Germania con il 7% circa ognuno. La società con la presenza più rilevante in portafoglio è la società giapponese Yushin Precision Equipment, specializzata in stampaggio a iniezione delle materie plastiche, con una quota del 2,3% dell’indice.
La britannica Etf Securities ha siglato una partnership con Robo Global e ha lanciato il primo exchange traded fund settoriale in Europa, quotato anche alla Borsa Italiana. Le previsioni di crescita per il settore, secondo Etf Securities, sono del 30% all’anno fino al 2020 e del 40% nel decennio successivo.
In settembre, in risposta alla domanda degli investitori, Etf Securities ha annunciato la conversione alla replica fisica dell’Etf sulla robotica – che dal 16 settembre replicherà fisicamente le azioni sottostanti - e la riduzione del Ter (total expense ratio) da 95 a 80 punti base. L’obiettivo è aumentare il numero di investitori e gli asset under management. Il fondo ha già avuto una raccolta netta di 80 milioni di dollari. Secondo Massimo Siano, responsabile di Etf Securities per l’Europa del Sud, «in una congiuntura stagnante, questo Etf piace ai nostri clienti perchè è uno dei modi migliori per selezionare solo le imprese innovative».