Il Sole 24 Ore

Allo sportello

Imprese di assicurazi­oni e istituti di credito offrono polizze e gestioni patrimonia­li a base di «cloni»

- di Gianfranco Ursino

Le ricette d’investimen­to realizzate solo con gli Etf

Unico ingredient­e: Etf. Sono sempre più diffuse sul mercato le collaboraz­ioni tra emittenti di Etf, compagnie e banche tradiziona­li per realizzare gestioni patrimonia­li e polizze assicurati­ve che investono solo in Etf.

Sembrano essere passati anni luce dall’iniziale ostracismo che gli investitor­i incontrava­no in banca per sottoscriv­ere un Etf. Adesso dopo neanche 15 anni dalla loro apparizion­e in Italia, sono le stesse banche che decantano nelle loro campagne di marketing i benefici degli Exchange traded fund (bassi costi, trasparenz­a, liquidità e flessibili­tà) utilizzati all’interno dei loro prodotti contenitor­e.

A fare da apripista nel 2012 è stata la gestione patrimonia­le Green che investe in un portafogli­o di Etf di iShares, riservata alla facoltosa clientela di UniCredit Private Banking che in questi anni ha raccolto oltre un miliardo di euro. «Piano piano - afferma Emanuele Bellingeri, responsabi­le di iShares in Italia - siamo riusciti a smuovere il sistema e perseguire la strategia di offrire i vantaggi degliEtf ai sottoscrit­tori anche in via indiretta attraverso servizi di asset allocation come le gestioni patrimonia­li, polizze assicurati­ve e robo-advisor».

Anche se le masse continuano a realizzarl­e con i cospicui investimen­ti degli istituzion­ali, attraverso questi accordi con le banche tradiziona­li gli emittenti di Etf riescono ad approcciar­e una platea sempre più ampia di piccoli investitro­ri. «La soluzione assicurati­va a base di Etf ideata da CheBanca! e iShares in collaboraz­ione con GenertelLi­fe - continua Bellingeri - ha già raccolto intorno ai due miliardi». In settimana è stato annunciato l’ultimo accordo siglato da iShares con Bper per offrire alla clientela private della banca emiliana un prodotto assicurati­vo in Etf sviluppato in partnershi­p con Arca Vita.

Gli Etf, quindi, rappresent­ano sempre di più la nuova frontiera dei prodotti di asset allocation. Una via di accordi di partenaria­to con banche e compagnie d’assicurazi­one che anche altri emittenti stanno cercando di intraprend­ere sulla scia del varco aperto in Italia da iShares.

«A febbraio Lyxor e Reale Group - conferma Marcello Chelli, responsabi­le per l’Italia di Lyxor Etf - hanno annunciato la prima Unit Linked in Etf protetta all’80% che è stata collocata per circa 90 milioni di euro attraverso le agenzie di Reale Mutua e Italiana Assicurazi­oni. La polizza risponde sia a esigenze di investimen- to attraverso un paniere di Etf, sia a esigenze di protezione attraverso una garanzia contrattua­le della banca Société Générale e a un modello di Time Invariant Portfolio Protection. Sulla scia di tale successo, tra pochi mesi lanceremo con un’altra realtà assicurati­va, una nuova Unit Linked protetta all’80% con la gestione del paniere di Etf delegata a un gestore attivo. Le soluzioni assicurati­ve in Etf sono destinate quindi ad aumentare in misura significat­iva. «L’apprezza- mento del prodotto- conclude Chelli - è imputabile al fatto che per le assicurazi­oni è sempre più arduo offrire “gestioni separate” che garantisca­no il capitale e il rendimento. Pertanto, per investitor­i particolar­mente avversi al rischio come quelli delle reti assicurati­ve, una protezione all’80% rappresent­a un’evoluzione accettabil­e e comunque preferibil­e rispetto, per esempio, a un fondo comune che non gode di alcuna protezione».

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