Allo sportello
Imprese di assicurazioni e istituti di credito offrono polizze e gestioni patrimoniali a base di «cloni»
Le ricette d’investimento realizzate solo con gli Etf
Unico ingrediente: Etf. Sono sempre più diffuse sul mercato le collaborazioni tra emittenti di Etf, compagnie e banche tradizionali per realizzare gestioni patrimoniali e polizze assicurative che investono solo in Etf.
Sembrano essere passati anni luce dall’iniziale ostracismo che gli investitori incontravano in banca per sottoscrivere un Etf. Adesso dopo neanche 15 anni dalla loro apparizione in Italia, sono le stesse banche che decantano nelle loro campagne di marketing i benefici degli Exchange traded fund (bassi costi, trasparenza, liquidità e flessibilità) utilizzati all’interno dei loro prodotti contenitore.
A fare da apripista nel 2012 è stata la gestione patrimoniale Green che investe in un portafoglio di Etf di iShares, riservata alla facoltosa clientela di UniCredit Private Banking che in questi anni ha raccolto oltre un miliardo di euro. «Piano piano - afferma Emanuele Bellingeri, responsabile di iShares in Italia - siamo riusciti a smuovere il sistema e perseguire la strategia di offrire i vantaggi degliEtf ai sottoscrittori anche in via indiretta attraverso servizi di asset allocation come le gestioni patrimoniali, polizze assicurative e robo-advisor».
Anche se le masse continuano a realizzarle con i cospicui investimenti degli istituzionali, attraverso questi accordi con le banche tradizionali gli emittenti di Etf riescono ad approcciare una platea sempre più ampia di piccoli investitrori. «La soluzione assicurativa a base di Etf ideata da CheBanca! e iShares in collaborazione con GenertelLife - continua Bellingeri - ha già raccolto intorno ai due miliardi». In settimana è stato annunciato l’ultimo accordo siglato da iShares con Bper per offrire alla clientela private della banca emiliana un prodotto assicurativo in Etf sviluppato in partnership con Arca Vita.
Gli Etf, quindi, rappresentano sempre di più la nuova frontiera dei prodotti di asset allocation. Una via di accordi di partenariato con banche e compagnie d’assicurazione che anche altri emittenti stanno cercando di intraprendere sulla scia del varco aperto in Italia da iShares.
«A febbraio Lyxor e Reale Group - conferma Marcello Chelli, responsabile per l’Italia di Lyxor Etf - hanno annunciato la prima Unit Linked in Etf protetta all’80% che è stata collocata per circa 90 milioni di euro attraverso le agenzie di Reale Mutua e Italiana Assicurazioni. La polizza risponde sia a esigenze di investimen- to attraverso un paniere di Etf, sia a esigenze di protezione attraverso una garanzia contrattuale della banca Société Générale e a un modello di Time Invariant Portfolio Protection. Sulla scia di tale successo, tra pochi mesi lanceremo con un’altra realtà assicurativa, una nuova Unit Linked protetta all’80% con la gestione del paniere di Etf delegata a un gestore attivo. Le soluzioni assicurative in Etf sono destinate quindi ad aumentare in misura significativa. «L’apprezza- mento del prodotto- conclude Chelli - è imputabile al fatto che per le assicurazioni è sempre più arduo offrire “gestioni separate” che garantiscano il capitale e il rendimento. Pertanto, per investitori particolarmente avversi al rischio come quelli delle reti assicurative, una protezione all’80% rappresenta un’evoluzione accettabile e comunque preferibile rispetto, per esempio, a un fondo comune che non gode di alcuna protezione».