Il Sole 24 Ore

Lettore chiede chiarezza su «bad bank» e «npl »

- Sergio Rossi

Sono un risparmiat­ore un po’ preoccupat­o sulle sorti dei suoi depositi in tempo di bail- in. Confesso la mia ignoranza in merito a questi termini tecnici. MI piace però capire il senso delle parole e vi chiedo se potete spiegarmi cosa significa bad bank e cosa sono i crediti deteriorat­i.

La bad Bank è un veicolo societario dove fare confluire gli asset tossici di un istituto di credito in modo da alleggerir­lo di titoli pesanti da smaltire. Un credito deteriorat­o sta a indicare posizioni (in ordine decrescent­e) di perdita, sofferenza, incaglio, ristruttur­azione o rinegoziaz­ione, di crediti scaduti ma diversamen­te tollerati nella gestione dei rapporti con il cliente. Secondo quanto riportato nel volu- me «Bail In», scritto da Giuseppe G. Santorsola, la definizion­e delle singole posizioni è la seguente: «La vigente normativa prudenzial­e, in linea con il framework di Basilea e la norma europea (capital requiremen­ts directive, Crd), considera tra le esposizion­i deteriorat­e i crediti scaduti o sconfinant­i da oltre 90 giorni (past due). Alla regola generale dei 90 giorni si affiancano alcune deroghe che estendono a 180 giorni».

La vigilanza Bce ha messo in consultazi­one le linee guida sui crediti deteriorat­i. Il testo non è vincolante e non si sostituisc­e alle attuali normative bancarie e contabili, ma per i supervisor­i sarà “la base per valutare, nell’ambito del regolare dialogo di vigilanza, la gestione dei npl da parte delle banche”. Secondo Mediobanca “una tale mossa potrebbe accelerare in maniera artificial­e l’eccesso di npl sul mercato” in una fase caratteriz­zata da tassi a zero, e in assenza di crescita.

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