Raggi celebra la prima unione civile gay
Al via domani una settimana decisiva per la sindaca tra nomine e no alle Olimpiadi
p «Oggi nasce una nuova coppia e una famiglia, è un emozione». Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha aperto ieri nella Sala Rossa del Campidoglio la celebrazione della prima unione civile omosessuale di Roma tra Francisco Raffaele Villarusso, 43 anni, nato a Cerignola, e Luca De Sario, 30 anni, di Roma.
«Vi auguro una unione lunga e divertente - ha aggiunto Raggi - potrebbe avere qualche scossone ma vi auguro di superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Questa è la sfida che vi accingete ad intraprendere, andate avanti a testa alta con forza e divertitevi, il segreto è divertirsi» ha concluso la prima cittadina della Capitale prima di leggere gli articoli del codice così come previsto dalla procedura.Il sì è stato accolto da un grande applauso. «Abbiamo sentito la sindaca vicina, emozionata, come un'amica e ci ha messo a nostro agio» ha detto Francesco, uno dei due sposi, spiegando che la legge Cirinnà «ci rende tutti uguali, bisogna avere il coraggio di essere felici». Per gli sposi - che avevano già deciso per le nozze sei anni fa e sarebbero andati in Spagna pur di coronare il loro sogno - Raggi «è oggi il sindaco di tutti noi, a prescindere da chi l'ha votata».
Dopo la cerimonia in Campidoglio, Raggi si è recata alla camera ardente di Carlo Azeglio Ciampi.
Intanto, quella che si apre domani si annuncia come una settimana decisiva per il Campidoglio. Stabilita la tregua, Raggi prova a tirare dritto, forte di una maggioranza solida - come confermato dal capigruppo del M5S a Palazzo Senatorio, Paolo Ferrara, che ha ammesso l’esistenza di «opi- nioni differenti» ma ha ribadito che «non c’è alcun dubbio sull’unione attorno alla sindaca - e della blindatura di Beppe Grillo. In attesa del "tagliando" di gennaio.
Martedì è convocato il consiglio comunale per le «comunicazioni» della sindaca e in quella sede potrebbe arrivare il nome del nuovo assessore al bilancio che sostituisca Marcello Minenna. E sempre la prossima settimana la sindaca dovrebbe annunciare il promesso "no" alle Olimpiadi. Ma restano altre questioni aperte: la delega alle Partecipate, il capo di gabinetto, l’amministratore unico di Ama, la municipalizzata dei rifiuti. E, non ultimo, il successore di Paola Muraro all’Ambiente, vista la minaccia di un possibile avviso di garanzia in arrivo.