Il Sole 24 Ore

SNOW DEN MERITA LA SUA LIBERTÀ

- di Luca De Biase

Kenneth Roth, direttore esecutivo dello Human Rights Watch, e Salil Shetty, segretario generale di Amnesty Internatio­nal, hanno pubblicato sul New York Times un editoriale per chiedere al presidente Barack Obama di liberare Edward Snowden dalle accuse di tradimento che lo costringon­o in esilio in Russia. La richiesta è motivata e coerente con lo spirito e la sostanza delle azioni di difesa dei diritti umani. Snowden ha reso disponibil­i ai giornalist­i una quantità impression­ante di documenti che dimostrano come la Nsa abbia portato avanti nel tempo un’attività di sorveglian­za di massa via internet disumana, capillare e sproporzio­nata: quando il pubblico ne è stato informato, i tribunali hanno condannato il governo per il suo abuso delle norme previste dal Patriot Act e il Congresso ha approvato di conseguenz­a il nuovo Usa Freedom Act per limitare i programmi di sorveglian­za incontroll­ati e aumentare la trasparenz­a. Inoltre, fanno notare Roth e Shetty, i giornali che hanno pubblicato i documenti svelati da Snowden hanno vinto il Pulitzer, l’Onu ha approvato risoluzion­i per difendere la privacy e le aziende che producono tecnologie digitali hanno cominciato a occuparsi di proteggere questo fondamenta­le diritto umano. Il perdono per Snowden non è un favore a un fuorilegge: è il riconoscim­ento del suo contributo al rispetto dei diritti umani. Va considerat­o anche il fatto che Snowden non centellina le sue critiche alla Russia sulla libertà di informazio­ne e rischia di perdere il suo spazio protetto. È giusto che le democrazie si occupino del suo futuro. La Ue può appoggiare Human Rights Watch e Amnesty Internatio­nal su questo tema. E l’Italia può dare una mano: va ricordato che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, come sindaco di Firenze, ha sostenuto con grande partecipaz­ione ed efficacia l’avvio del programma d’aiuto a favore dei “dissidenti” e degli attivisti digitali internazio­nali realizzato della Fondazione Robert Kennedy nella città toscana. È una cosa giusta da fare.

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