Il Sole 24 Ore

Industria 4.0, piano da 13 miliardi

Boccia: grande occasione, ora misure operative in Stabilità - Tra gli interventi iperammort­amento, salar io di produttivi­tà detassato, bonus r icerca Renzi e Calenda presentano gli incentivi fiscali per attivare 10 miliardi di investimen­ti aggiuntivi

- Davide Colombo

«Nel 2017 vogliamo mobilitare investimen­ti privati per 10miliardi in più». Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico Calenda, presentand­o il piano del governo Industria 4.0 ieri a Milano. Il piano è «costruito su incentivi fiscali orizzontal­i»: ne sono previsti per il 2017 per 13 miliardi. Inoltre il credito d’imposta per ricerca e innovazion­e sale fino a 20 milioni. Poi interventi sull’iperammort­amento e sul salario di produttivi­tà. «Ora l’Italia è patria delle opportunit­à, giochiamo la carta del coraggio», ha detto Renzi.

pSi andrà ben oltre la proroga del superammor­tamento con aliquota al 140% per le aziende che investono in beni strumental­i diversi dai veicoli e gli altri mezzi di trasporto, per i quali la maggiorazi­one si ferma invece al 120%. Con il piano Industria 4.0 presentato ieri a Milano arriva anche l’iperammort­amento fino al 250% sugli investimen­ti in tecnologie, l’agrifood, gli impianti realizzati per migliorare i consumi energetici. E gli imprendito­ri che vorranno sfruttare queste ampie finestre di opportunit­à fiscale potranno contare anche su un’estensione dei termini per la consegna dei beni acquistati fino al 30 giugno del 2018, a fronte di un ordine con acconto versato superiore al 20% entro il mese di dicembre del 2017. «Allunghiam­o il tempo di azione per dare possibilit­à all’azienda di fare investimen­ti più pesanti» ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha anche confermato che per il Fondo centrale di garanzia saranno stanziati altri 900 milioni nel 2017. Mentre un miliardo di euro sarà destinato ai contratti di sviluppo focalizzat­i su investimen­ti per l’industria 4.0. A questa dote si aggiungerà poi quella per la detassazio­ne del salario di produttivi­tà, che dovrebbe essere estesa e rafforzata rispetto alla edizione 2016: ci sono 1,3 miliardi nel quadrienni­o 2017-2020. Si tratta di interventi che entreranno tutti nella prossima legge di bilancio 2017, che il Governo presenterà alle Camere entro il 15 ottobre.

È ampio il menù delle misure presentate con l’obiettivo di mobilitare spese per investimen­ti industrial­i aggiuntive. Si prevede per esempio un credito d’imposta per gli investimen­ti incrementa­li sul fronte della ricerca e sviluppo con aliquota raddoppiat­a (dal 25% al 50%) rispetto all’attuale versione. Il 50% varrà anche per le spese relative a tutto il personale, non soltanto quello altamente qualificat­o. Contempora­neamente il un massimale per ogni singolo beneficiar­io salirà dai 5 ai 20 milioni. Salta invece il premio sull’intero volume degli investimen­ti, modifica che sarebbe costata troppo all’erario.

Nelle slides di presentazi­one del piano messe a punto dal ministero dello Sviluppo sono stati fatti anche degli esempi concreti dell’effetto previsto sui singoli interventi. Su un investimen­to da 1 milione la riduzione delle tasse pagate in cinque anni passa dai 96mila euro dell’attuale superammor­tamento al 140% ai 360mila euro garantiti dall’iperammort­amento, con un incremento dei risparmi del 275%. Lo stesso milione messo su una spesa incrementa­le in attività di ricerca si avvantagge­rebbe invece di un credito d’imposta che passa dai 300mila euro attuali ai 500mila di Industria 4.0, con un risparmio fino al 300% in caso di una spesa maggiore di 20mila euro (rispetto ai 5mila attuali sul limite massimo finanziabi­le).

Per dare più forza alle forme di finanziame­nto anche alternativ­e a quelle bancarie delle attività d’impresa più innovative e le startup, sono stati poi confermati tutti gli strumenti annunciati fino alla vigilia dell’appuntamen­to al Politecnic­o. Si prevedono detrazioni fiscali al 30% per investimen­ti fino a 1 milione di euro in Pmi innovative e l’assorbimen­to da parte di società “sponsor” delle perdite di startup per i primi 4 anni di attività. Ancora. Scatterà una detassazio­ne sui capital gain derivanti da investimen­ti di medio/lungo termine e partirà un programma di “accelerato­ri d’impresa”, che avrà l’obiettivo di finanziare la nascita di nuove imprese, fondi dedicati all’industrial­izzazione di idee e brevetti ad elevato contenuto tecnologic­o e si prevede l’attivazion­e di nuovi fondi di venture capitale per le start up in co-matching (con Cassa depositi e prestiti e Invitalia come soggetti finanziari). Questo insieme di misure di profilo finanziari­o del piano Industria 4.0 è destinato a mobilitare una spesa privata per investimen­ti di circa 2,6 miliardi tra il 2017 e il 2020 con un intervento diretto di Cdp pari a mezzo miliardo.

Anche su quest’ultimo pacchetto di interventi non manca un esempio concreto: un milione investito oggi in start up innovative con i vari strumenti già previsti può contare su una detrazione fiscale del 19%, pari a 95mila euro l’anno con un impegno massimo di mezzo milione per contribuen­te. Si salirebbe invece a una detrazione del 30% e fino a 300mila euro con il nuovo piano, con un risparmio fino al 250%.

MARGINI PIÙ AMPI Estesi i termini per la consegna dei beni. Calenda: «Allunghiam­o il tempo di azione per dare la possibilit­à di fare investimen­ti più pesanti»

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