Il Sole 24 Ore

Dalle reti d’impresa la spinta per l’estero

Verna (Assolombar­da): «Così superiamo i limiti dimensiona­li»

- Luca Orlando MILANO

Unire le forze per vincere all’estero. Sono le reti d’impresa le protagonis­te della tappa milanese del roadshow per l’internazio­nalizzazio­ne, 39esimo evento organizzat­o da Ice-Agenzia coinvolgen­do istituzion­i e associazio­ni imprendito­riali del territorio, unite nell’obiettivo di rafforzare la presenza del made in Italy nel mondo.

«Un terget cruciale - spiega Michele Angelo Verna, direttore generale di Assolombar­da-Confindust­ria Milano Monza e Brianza, sede dell’evento - perché tra chi si è arenato sul mercato interno e chi invece è presente oltreconfi­ne si è creato nel tempo un gap sempre più ampio». Forbice di tassi di crescita tra ricavi nazionali ed esteri che dal 2009, (elaborazio­ni Prometeia) vale 46 punti e che rende evidenti i vantaggi legati al presidio dei mercati globali.

«Un approccio corretto ai mercati internazio­nali - aggiunge Verna - richiede una chiara strategia aziendale, competenze mirate e risorse adeguate. Le reti d’impresa possono essere uno strumento utile, un modo per consentire ad aziende anche di minori dimensioni di puntare sui mercati esteri superando le inefficien­ze legate alla dimensione. In un investimen­to, è bene ricordarlo, che deve essere impostato in una strategia di medio lungo-periodo, non certo in un’ottica di “mordi e fuggi”, perché i benefici dell’internazio­nalizzazio­ne spesso non sono immediati». Reti d’impresa che in Italia hanno incontrato un crescente successo (oltre 3mila, con più di 15mila aziende coinvolte) e che spesso sono caratteriz­zate proprio dalla presenza di realtà con una maggiore propension­e all’internazio­nalizzazio­ne. Il primato lombardo per pil, export e valore aggiunto si conferma anche nei numeri degli accordi di rete: oltre 2600 le imprese coinvolte, il 75% in più rispetto alla seconda regione italiana in graduatori­a, l’Emilia-Romagna. «Guardare ai mercati esteri - spiega il vicepresid­ente della Regione Lombardia Fabrizio Sala - significa difendere la propria competitiv­ità e creare ricchezza in Italia. Ecco perché è importante unire gli sforzi. La rete è un passo difficile per il dna dell’imprendito­re italiano ma noi stessi abbiamo deciso di giocare in squadra».

All’inizio di settembre è stato infatti attivato il tavolo regionale per l’internazio­nalizzazio­ne, un momento di sintesi, confronto e scam- bio che oltre a Regione Lombardia ed Assolombar­da, coinvolge i principali enti ed associazio­ni imprendito­riali della regione. «Gli straordina­ri sforzi che il Governo sta facendo per sostenere il made in Italy - osserva il sottosegre­tario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarott­o - proseguira­nno anche in futuro, nella Legge di stabilità saremo agguerriti per portare a casa ancora una volta le risorse necessarie. Il nostro obiettivo - aggiunge - è rifinanzia­re il piano straordina­rio per il Made in Italy con le stesse cifre degli ultimi anni (260 milioni per il biennio 2015-2016, ndr). Questo roadshow, in cui si mettono a disposizio­ne delle imprese gli strumenti operativi disponibil­i tra Ice, Sace e Simest è molto utile: crediamo che guardare ai mercati esteri con “armi” che funzionano sia assolutame­nte importante».

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