Il Sole 24 Ore

Riaprono i fondi congelati

- Paola Dezza

a La grande paura che ha contagiato i mercati all’indomani della Brexit sta lasciando piano piano spazio a un ritorno alla normalità anche sul fronte dei fondi immobiliar­i inglesi. Molte delle gestioni real estate del Regno Unito erano, infatti, state congelate nei primi giorni di luglio per paura di un’ondata di riscatti da parte dei sottoscrit­tori, scossi dalla scelta di uscire dall’Unione europea. In totale, secondo l’Investment Associatio­n, i piccoli investitor­i in un mese hanno ritirato 3,5 miliardi di sterline dai fondi.

Restano ancora molti dubbi sul futuro trend del mercato inglese, mercato che sta subendo già decisivi cali nei valori e nel numero di contrattaz­ioni. Nei primi sei mesi del 2016, in attesa dell’esito del referendum, le contrattaz­ioni hanno segnato un calo del 45%.

Ma adesso alcune società di gestione hanno scelto di riaprire i fondi. Come ha annunciato qualche giorno fa l’asset manager Columbia Threadneed­le Investment­s, tra i primi a congelare a luglio il proprio UK property fund. Si tratta di fondi aperti popolari perché offrono i ritorni del real estate senza la volatilità alla quale sono soggette le azioni delle società real estate quotate. Ma con la crisi Brexit ne sono emersi i limiti. Permettono ai sottoscrit­tori di ritirare i propri risparmi quotidiana­mente, mentre le proprietà i mmobiliari richiedono alcuni mesi (o molti nel peggiore dei casi) per essere vendute.

A inizio settembre anche Canada Life ha sospeso il congelamen­to del propro fondo UK real estate fund. Già a metà luglio aveva riaperto il proprio fondo immobiliar­e Aberdeen Asset Management, che aveva scelto di tenere ferme le contrattaz­ioni solo per alcuni giorni dopo la scelta della Gran Bretagna di lasciare l’Unione europea.

Restano bloccati comunque alcuni dei maggiori fondi come quelli di Standard Life Investment­s, M&G Investment­s e Aviva Investors. Quest’ultima in agosto aveva avvisato i propri sottoscrit­tori che non intendeva riaprire il fondo per almeno sei mesi.

Come hanno riportato le agenzie di stampa: « ogni effetto del voto di Brexit sull’economia inglese, sia esso negativo o no, richiederà molti mesi se non anni per emergere in tutta la propria evidenza, soprattutt­o per il mercato immobiliar­e » ha detto Don Jordison, managing director del segmento real estate per Columbia Threadneed­le Investment­s.

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