«La discontinuità rafforzerà Mps»
«Il segnale di discontinuità faciliterà la realizzazione del nuovo piano industriale, la finalizzazione ottimale della più grande operazione di cartolarizzazione di sofferenze avvenute in Italia e lo sviluppo di una banca rinnovata e sostenibile». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo nel question time alla Camera a un'interrogazione sul «ruolo del ministro dell’Economia nel cambio del vertice di Monte dei Paschi di Siena». Padoan puntualizza, inoltre, che «la scelta del nuovo amministratore delegato è av- venuta sulla base delle procedure previste dalla banca per la sua successione, la cooptazione con attribuzione delle deleghe e attribuzione di ruolo di direttore generale è avvenuta con unanime consenso da parte dell'intero cda».
p «Abbiamo una scimmia sulla spalla: essere il cavaliere bianco per qualsiasi problema del Paese, ci hanno tirato in ballo per Mps, per le banche venete...Non escludo di fare qualcosa, ma se lo faremo sarà per creare valore e non perchè ci tirano dentro». Il numero uno di Ubi Victor Massiah, come raccolto ieri da Radiocor, ha risposto così ieri durante il roadshow dell’istituto a un socio che chiedeva conto del forte calo del titolo in Borsa. Un’apertura indiretta al dossier delle quattro good banks? Non è da escludere. Anche perchè non è un mistero che il manager nelle scorse settimane abbia fatto un’informativa al proprio board sul tema. Marche, Etruria, Carife e Carichieti potrebbero rientrare nel mirino di Ubi, anche se molti tasselli, dal tema del prezzo a quello dei crediti non performing delle banche sane, devono ancora andare al loro posto. Sul dossier peraltro ci sono anche altri istituti: da Bper, che sarebbe concentrata solo su Etruria, a Banca Pop. Bari, che ha fatto un’offerta non vincolante su Carichieti («assolutamente non binding», ha ribadito ieri il presidente di Pop. Bari Marco Jacobini).
Tornando a Massiah, il mana- ger ha sottolineato che «dobbiamo tornare a fare utili molto più importanti, non si può stare su 100-150 milioni». Parlando della fase borsistica, invece, Massiah ha definito «pazzesca» l’attuale situazione dei titoli bancari italiani. Ed entrando nello specifico ha descritto «folle la valutazione di Ubi: se oggi avessi 2 miliardi, cioè quanto capitalizza in Borsa, la scalerei». Inoltre «posso dirvi con contezza che i fondi americani hanno ripreso a investire su di noi». Il banchiere ha detto di aver «fatto un confronto con gli ad delle principali banche italiane: sono quello che ha investito di più in azioni del suo istituto».
In precedenza, nel corso della conferenza stampa per i 15 anni di Ubi Pramerica sgr, il capo azienda aveva detto, a chi gli chiedeva di un possibile intervento su Mps, di aver «sempre ribadito che siamo interessati solo a situazioni che oggettivamente creino valore, che siano possibili per la nostra dimensione». Sulla banca senese, in particolare, «mi sembra ci sia molto movimento: bisogna lasciare lavorare coloro che sono responsabili di questa operazione di aumento di capitale, devono farlo in un momento difficile. Sono persone molto serie, noi possiamo solo esprimere il massimo supporto e un in bocca al lupo». Un’indicazione infine sul piano strategico, che «se non faremo errori» dovrà «essere completato nella primavera del prossimo anno».
IL CONSIGLIERE DELEGATO Per il manager operazioni «solo se creano valore» «Pazzesca» l’attuale situazione dei titoli bancari, «folle» la valutazione di Ubi