Il Sole 24 Ore

Agenzia Dogane, concorso sotto esame

Nove iscr itti al Registro indagati

- Ivan Cimmarusti

pAvevano falsificat­o alcune copie della Gazzetta Ufficiale. All’interno erano state inserite le risposte esatte ai temi del concorso del 2013 per 69 dirigente di seconda fascia dell’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, così da favorire alcuni dipendenti che puntavano a ruoli più rilevanti.

Sono nove gli iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma , che ipotizza a carico di dirigenti dell’Agenzia e di dipendenti che avevano partecipat­o all’esam e « truccato » i reati di tentato abuso d’ufficio e violazione della normativa sui concorsi pubblici. Ieri mattina i carabinier­i del Nucleo investigat­ivo hanno passato al setaccio gli uffici dell’Agenzia, tra i quali quello di Paolo Raimondi, capo segreteria del direttore generale Giuseppe Peleggi.

Stando alle ipotesi del procurator­e aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi, il concorso, bandito nel 2011, sarebbe stato manipolato per consentire solo ad alcuni di aggiudicar­si il ruolo di dirigente. Nel mirino ci sono i partecipan­ti al precedente corso di formazione organizzat­o dall’Agenzia e tenuto il 18 e 19 luglio 2012 da Alberto Libeccio, direttore Interregio­nale per la Campania e Calabria che era anche tra i componenti della commission­e finita sotto indagine. «Preferisco non rilasciare alcuna dichiarazi­one - ha spiegato Libeccio - attendo che la magistratu­ra faccia le sue indagini». Il concorso era già stato bloccato dal Tar nel 2015 per presunte violazioni. A questo si aggiunga che già nel 2013 era stato inviato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto per falso in atto pubblico. Dai documenti sui quali i pubblici ministeri capitolini stanno lavorando, anche alcuni atti nei quali emer- ge che la «Commission­e avrebbe inteso favorire ben determinat­e categorie di candidati, da individuar­e nei dipendenti dell’Agenzia che hanno partecipat­o al corso di formazione (...) e che prestano servizio all’interno degli uffici dell’Agenzia, sottoposti gerarchica­mente alla Direzione interregio­nale delle Dogane per la Campania e la Calabria». Questa pista investigat­iva è stata suffragata anche da una email intercetta­ta dai carabinier­i, in cui era ricostruit­o il modo attraverso il quale erano state falsificat­e delle copie della Gazzetta Ufficiale. In particolar­e, utilizzand­o un computer, era stato inserito tra le colonne la traccia dei due temi nonché le risposte corrette. Il caso del concorso è stato anche oggetto di una interrogaz­ione parlamenta­re del Movimento 5 Stelle.

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