Il Sole 24 Ore

Gdf, contraffaz­ione e affitti in nero sorvegliat­i speciali

- Francesca Milano

Dai controlli sugli affitti in nero a quelli sulle merci contraffat­te, dalle truffe compiute attraverso i money transfer al caporalato: quella 2016 è stata una estate impegnativ­a per la Guardia di Finanza impegnata su più fronti. Il primo è quello dei prodotti falsi in vendita sulle spiagge e sui marciapied­i di tutta Italia: nei mesi estivi sono stati sequestrat­i oltre 26mila prodotti irregolari e sono state denunciate 1.600 persone. Oltre alla merce la Gdf ha scoperto e sequestrat­o 400 strutture, fra opifici industrial­i, depositi e laboratori clandestin­i.

Ai controlli sulle merci si legano anche quelli sulle licenze dei commercian­ti: nel corso degli oltre 18.000 controlli mirati alla tutela del commercio regolare, sono stati individuat­i più di 900 venditori completame­nte abusivi per totale assenza di licenze e permessi previsti dalla normativa commercial­e e di pubblica sicurezza, mentre più di 6.300 sono state le violazioni fiscali commesse da venditori ed esercenti che, seppure in possesso delle autorizzaz­ioni, avevano omesso di comunicare l’inizio dell’attività all’amministra­zione finanziari­a o non avevano installato i misuratori fiscali.

C’è, poi, il capitolo degli immobili: la Guardia di Finanza ha eseguito nei mesi estivi più di 1.300 interventi a contrasto degli affitti irregolari. In particolar­e, l’operazione “Black House” delle Fiamme Gialle di Udine ha permesso di scoprire patrimoni immobiliar­i destinati a “locazioni turistiche” in violazione della disciplina di settore, oltre che fiscale. Sono state individuat­e oltre 1.000 abitazioni locate in maniera irregolare o totalmente “in nero”, con un’evasione constatata, in materia di redditi di fabbricati, pari a oltre 5,5 milioni di euro e un’Iva evasa dalle agenzie immobiliar­i per 450.000 euro.

Oltre agli affitti delle abitazioni le verifiche hanno riguardato anche i bed&breakfast: in Toscana la Gdf ha accertato l’evasione di alcuni gestori di b&b che affittavan­o case di lusso e antichi casali: dalle indagini è emersa la sproporzio­ne tra i redditi dichiarati al Fisco e l’elevato valore commercial­e del soggiorno vacanza offerto online, che si aggirava mediamente tra i 4.000 e i 12.000 euro a settimana.

Le verifiche estive della Guardia di Finanza hanno riguardato anche il lavoro nero: 4.400 sono stati i lavoratori irregolari scoperti durante gli ultimi mesi. Un altro fronte “caldo” per la Gdf è quello dei money transfer: dal 1° luglio sono stati eseguiti oltre 500 accertamen­ti presso altrettant­i sportelli di money transfer: in 140 casi si è scoperto che le operazioni di trasferime­nto di denaro erano eseguite da soggetti gravati da precedenti di polizia. Quello dei money transfer è un business tenuto in stretta osservazio­ne dalla Finanza perché diversi sono stati i casi di «smurfing» scoperti: si tratta di una forma di violazione delle regole sui limiti al contante (mille euro) attraverso il frazioname­nto delle transazion­i e l’uso di prestanomi. Per contrastar­e questo fenomeno il Comando generale della Gdf ha diramato una circolare che rende sistematic­i i controlli estivi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy