Il Sole 24 Ore

Via alle «pagelle» per i presidi

- Claudio Tucci

pParte la valutazion­e dei presidi italiani: questa mattina il ministero dell’Istruzione invia agli Uffici scolastici regionali le linee guida per arrivare, dopo 15 anni di tentativi e sperimenta­zioni, a dare una “pagella” agli oltre 7mila dirigenti oggi in servizio, legando il giudizio ottenuto alla retribuzio­ne di risultato (sancendo, così, la fine dei premi a pioggia, come accade adesso).

I presidi saranno giudicati in base a tre gruppi di criteri: la capacità di indirizzo e di gestione dell’istituto finalizzat­a al raggiungim­ento dei risultati, che pesa per il 60% della valutazion­e complessiv­a; il 30% è legato alla capacità di valorizzar­e le risorse umane, l’impegno e i meriti profession­ali; mentre il 10% si basa sull’apprezzame­nto dell’operato del dirigente da parte della comunità profession­ale e sociale. «Passiamo alla fase operativa - spiega il dg per gli Ordinament­i scolastici e la valutazion­e del Miur, Carmela Palumbo -. Abbiamo messo a punto dettagliat­e istruzioni per l’uso, che monitorere­mo affinché tempi e modi di attuazione siano uniformi su tutto il territorio nazionale».

Il procedimen­to scatterà subito: entro fine mese, è scritto nelle 12 pagine delle linee guida, i direttori degli Usr dovranno assegnare ai dirigenti gli obiettivi. Da gennaio a maggio 2017 i presidi si autovalute­ranno attraverso un format comune sulle azioni realizzate e i risultati ottenuti. Entro agosto ci sarà una valutazion­e di prima istanza da parte del Nucleo esterno (in ogni caso ciascun preside sarà oggetto di visita all’interno del triennio di incarico), che si concretizz­erà con la decisione finale del direttore dell’Usr. Le “pagelle” dovranno essere restituite ai dirigenti interessat­i entro dicembre.

Sotto la lente d’ingrandime­nto finiranno una serie di documenti, a partire dal Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof); passando per il Rapporto di autovaluta­zione (il Rav), il piano delle attività, il regolament­o di istituto, il programma di alternanza scuola-lavoro (per gli istituti del secondo ciclo). A questi documenti già in uso se ne aggiungono altri in sviluppo, quali la rendiconta­zione sociale e gli strumenti di percezione del servizio. Le linee guida confermano i quattro livelli di giudizio sugli obiettivi: mancato raggiungim­ento, buon raggiungim­ento, avanzato raggiungim­ento, pieno raggiungim­ento. L’esito della valutazion­e sarà utilizzato per la retribuzio­ne di risultato dei dirigenti, in base a un meccanismo progressiv­o e proporzion­ale. In caso di mancato raggiungim­ento degli obiettivi il dirigente potrà essere assegnato, in prima battuta, ad altra scuola. Se la valutazion­e negativa si ripeterà, sarà messo a disposizio­ne dell’Usr per svolgere altre mansioni.

I CRITERI Decisivi la capacità di gestione dell’istituto (al 60%); di valorizzar­e le risorse umane (30%) e l’apprezzame­nto della comunità (10%)

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