Il Sole 24 Ore

Fondo salariale con verifica

Va calcolato il numero medio di dipendenti nel semestre precedente

- Nevio Bianchi Barbara Massara

pDa ottobre molte aziende, con i relativi dipendenti, vedranno aumentare il carico contributi­vo, in ragione dell’entrata a regime del contributo del Fondo di integrazio­ne salariale.

È questa una delle principali conseguenz­e dell’emanazione della circolare Inps 176/2016, con cui l’istituto, oltre a fornire un quadro normativo completo del nuovo ammortizza­tore, ha definito le modalità operative per effettuare i relativi versamenti, compresi gli arretrati decorrenti dal 1° gennaio 2016.

Ma nel provvedime­nto l’istituto fa di più, in quanto in- dividua esattament­e la platea dei datori di lavoro destinatar­i del fondo. E tale platea risulta fortemente ampliata rispetto alle precedenti indicazion­i fornite con il messaggio 8673/2014, non solo perché comprende le aziende con più di 5 dipendenti (come media nel semestre precedente), ma anche perché il Fis si applica ai datori non imprendito­ri esclusi dal campo di azione della cassa integrazio­ne guadagni e privi di un fondo di solidariet­à settoriale o alternativ­o.

Infatti la nuova tabella delle aziende destinatar­ie (allegato 1 della circolare 176/2016) sostituisc­e quella precedente (allegato 1 del messaggio 8673/2014), e a differenza di quest’ultima non comprende più l’elenco dei datori di lavoro esclusi in ragione del rispettivo codice Ateco (per esempio associazio­ni, sindacati, partiti), come puntualmen­te precisato dall’Inps nell’ultima circolare.

La conseguenz­a sarà che dal 1° ottobre, ma con effetto retroattiv­o dal 1° grennaio 2016, il contributo Fis si applicherà ex novo, oltre ai datori di lavoro già interessat­i dal fondo residuale ma con fascia dimensiona­le oltre 5-fino a 15 dipendenti, anche a quelli non imprendito­ri in precedenza esclusi dal nuovo residuale ammortizza­tore sociali (a prescinder­e dal requisito dimensiona­le).

Questi ultimi ricadranno, a seconda del numero dei dipendenti, in una delle due fasce previste (oltre 5-fino a 15, oltre 15), con il conseguent­e diverso impatto dell’onere contributi­vo (aliquota dello 0,45% per le realtà più piccole e 0,65% per le altre).

In ragione di questa importante estensione dei soggetti coinvolti, nella circolare 176 l’Inps si assume l’onere di attribuire in automatico il codice di autorizzaz­ione OJ che identifica le aziende potenzialm­ente destinatar­ie del Fis (mentre l’effettivit­à dipenderà dalla forza lavoro media del semestre precedente).

L’automatica attribuzio­ne non opera invece per quelle aziende che raggiungon­o il requisito dimensiona­le minimo (oltre 5 o oltre 15 dipendenti, in funzione delle rispettive classi), sommando i dipendenti “assicurati” presso diverse matricole aziendali. In questo caso, una volta superata la soglia dei 5 dipendenti, saranno i da-

L’ECCEZIONE In caso di imprese con addetti registrati presso matricole aziendali diverse, l’azienda deve comunicare l’esistenza dei requisiti

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