Fondo salariale con verifica
Va calcolato il numero medio di dipendenti nel semestre precedente
pDa ottobre molte aziende, con i relativi dipendenti, vedranno aumentare il carico contributivo, in ragione dell’entrata a regime del contributo del Fondo di integrazione salariale.
È questa una delle principali conseguenze dell’emanazione della circolare Inps 176/2016, con cui l’istituto, oltre a fornire un quadro normativo completo del nuovo ammortizzatore, ha definito le modalità operative per effettuare i relativi versamenti, compresi gli arretrati decorrenti dal 1° gennaio 2016.
Ma nel provvedimento l’istituto fa di più, in quanto in- dividua esattamente la platea dei datori di lavoro destinatari del fondo. E tale platea risulta fortemente ampliata rispetto alle precedenti indicazioni fornite con il messaggio 8673/2014, non solo perché comprende le aziende con più di 5 dipendenti (come media nel semestre precedente), ma anche perché il Fis si applica ai datori non imprenditori esclusi dal campo di azione della cassa integrazione guadagni e privi di un fondo di solidarietà settoriale o alternativo.
Infatti la nuova tabella delle aziende destinatarie (allegato 1 della circolare 176/2016) sostituisce quella precedente (allegato 1 del messaggio 8673/2014), e a differenza di quest’ultima non comprende più l’elenco dei datori di lavoro esclusi in ragione del rispettivo codice Ateco (per esempio associazioni, sindacati, partiti), come puntualmente precisato dall’Inps nell’ultima circolare.
La conseguenza sarà che dal 1° ottobre, ma con effetto retroattivo dal 1° grennaio 2016, il contributo Fis si applicherà ex novo, oltre ai datori di lavoro già interessati dal fondo residuale ma con fascia dimensionale oltre 5-fino a 15 dipendenti, anche a quelli non imprenditori in precedenza esclusi dal nuovo residuale ammortizzatore sociali (a prescindere dal requisito dimensionale).
Questi ultimi ricadranno, a seconda del numero dei dipendenti, in una delle due fasce previste (oltre 5-fino a 15, oltre 15), con il conseguente diverso impatto dell’onere contributivo (aliquota dello 0,45% per le realtà più piccole e 0,65% per le altre).
In ragione di questa importante estensione dei soggetti coinvolti, nella circolare 176 l’Inps si assume l’onere di attribuire in automatico il codice di autorizzazione OJ che identifica le aziende potenzialmente destinatarie del Fis (mentre l’effettività dipenderà dalla forza lavoro media del semestre precedente).
L’automatica attribuzione non opera invece per quelle aziende che raggiungono il requisito dimensionale minimo (oltre 5 o oltre 15 dipendenti, in funzione delle rispettive classi), sommando i dipendenti “assicurati” presso diverse matricole aziendali. In questo caso, una volta superata la soglia dei 5 dipendenti, saranno i da-
L’ECCEZIONE In caso di imprese con addetti registrati presso matricole aziendali diverse, l’azienda deve comunicare l’esistenza dei requisiti