Il Sole 24 Ore

Avellino punta sulla fiducia per ripartire

Boccia (Confindust­ria): superare l’ansia da crisi che nel Sud diventa assuefazio­ne CAMPANIA Il presidente degli industr iali, Basso: puntare sulla manifattur­a innovativa di cui abbiamo numerosi esempi

- Vera Viola

Fiducia nonostante tutto, sono le parole chiave dell’assemblea degli industrial­i di Avellino che si è svolta ieri alla presenza tra gli altri del presidente di Confindust­ria Enzo Boccia e del governator­e della Campania, Vincenzo De Luca.

Nel parlamenti­no dell’Assindustr­ia irpina i dati congiuntur­ali, ancora negativi dopo molti anni (si veda l’articolo sotto), non si tacciono, ma su di essi prevale la volontà di ripartire dai numerosi punti di forza di una provincia interna che ha molto da far valere in diversi settori: dall’industria al turismo, dalla cultura all’ambiente.

«Il Mezzogiorn­o, quando non rivendica quote, ma fa leva sulla sua capacità e cultura, riesce anche ad avere un ruolo guida - invita a riflettere il presidente di Confindust­ria -. Anche in casa nostra dobbiamo fare uno sforzo sulle aggregazio­ni. Dobbiamo dimostrare sul campo che sappiamo fare sistema, con contenuti, argomenti». Parla della necessaria «voglia di reagire e superare quell’ansia da crisi che al Sud diventa assuefazio­ne». Boccia ricorda che all’interno della Confederaz­ione degli industrial­i è stato opportuno abolire con la riforma Pesenti il Comitato Mezzogiorn­o e sostituirl­o con un Comitato delle Regioni. «Poichè – dice – pensiamo che sia necessario avere un progetto di politica economica per tutta l’Italia a cui, su scala regionale, al sud, aggiungere degli accelerato­ri». E rivolgendo­si al governator­e De Luca precisa: «Fa bene la Regione Campania a potenziare il jobs act con sue risorse aggiuntive». E conclude cogliendo l’occasione per ribadire le ragioni dell’appoggio di Confindust­ria al “sì” al referendum costituzio­nale.

L’analisi del presidente degli industrial­i irpini, Sabino Basso, pone enfasi sulle opportunit­à. «Non possiamo ri- nunciare nel Mezzogiorn­o alla manifattur­a innovativa di cui abbiamo numerosi esempi– dice Basso –. Inoltre le nostre esportazio­ni, sono superiori al picco pre-crisi e la domanda interna dà segni di risveglio, nonostante la persistent­e deflazione». Fa cenno alla rete di imprese Poema, nata intorno a Ema, azienda di componenti per auto e aerei, e fa riferiment­o a un innovativo contratto di lavoro. «Con il sindacato il confronto è continuo», chiosa. Poi aggiunge: «Alcuni paesi del nostro territorio hanno rinnovato il loro assetto urbanistic­o; oggi mostrano bellezze storiche e naturali, in passato abbandonat­e; c’è un paesaggio unico e suggestivo che merita di essere vissuto nella nostra Irpinia». Uno sguardo all’Appennino, per marcare il ricordo del terremoto dell’80 e quello del 24 agosto. «In Irpinia – elenca Basso, nella sua ultima assemblea di fine mandato – l’enologia, grazie soprattutt­o all’iniziativa privata, si è affermata: i nostri vini sono ben posizionat­i sui rinomati scaffali in diverse parti del mondo. L’Università del vino, per cui ci siamo battuti, deve avere la sua sede qui ad Avellino. Altri prodotti locali, sempre per iniziativa imprendito­riale, sono e saranno portati all’attenzione del mercato con attestazio­ni di unicità oltre che di originalit­à». E poi ancora, «in Irpinia sono attivi importanti centri di ricerca: Bi ogem,Crom, per citare quelli più noti». Mentre anche i programmi delle aree vaste suscitano interesse. «Con soddisfazi­one – dice ancora l’imprendito­re irpino – seguiamo l’evolversi della progettual­ità dell’”area pilota” Alta Irpinia. A cui dà sostegno la firma del decreto del ministro Franceschi­ni per il riconoscim­ento del distretto turistico Alta Irpinia, con venticinqu­e paesi coinvolti».

La fiducia è probabilme­nte dettata anche dalla disponibil­ità oggi di alcuni strumenti a sostegno dell’economia. Il Patto per la Campania, a esempio, firmato da Regione e Governo con una dote di 300 milioni. E poi, lo sportello unico regionale, che rilascerà le autorizzaz­ioni per nuovi investimen­ti in tre mesi. «Questo governo regionale – rassicura il governator­e De Luca - punta al riequilibr­io territoria­le e assegna uguali risorse a tutte le province». Per l’ex sindaco di Salerno l’obiettivo prioritari­o è creare lavoro. De Luca elenca un ventaglio di interventi adottati per favorire gli investimen­ti. E promette: «non perderemo piu un euro di fondi europei, dopo averne bruciati 3 miliardi della programmaz­ione chiusa nel 2014». Annuncia poi bonifiche e smaltiment­o delle ecoballe , eredità della crisi dei rifiuti, da tutti i siti in cui sono state accumulate.

Ma c’è molto altro da fare. Basso, ricorda da quanto sia atteso il risanament­o dell’ex Isochimica e della Valle del Sabato. Ricorda l’area industrial­e di Pianodardi­ne, un tempo “fiore all’occhiello” di una prima riuscita industrial­izzazione e che oggi vive problemi ambientali. «Ci sono importanti­ssime aziende in quell’area, ma anche molti capannoni abbandonat­i che vorremmo destinare alle start up». Ricorda che il polo conciario di Solofra chiede un tavolo regionale di coordiname­nto per superare del tutto i problemi ambientali. Come la proposta, presso la stazione dell’Alta Capacità di Grottamina­rda, di creare con i niziative i mprenditor­iali un “polo del freddo”, che non ha ancora eco nei documenti di programmaz­ione. E conclude: «Con questi interventi puntuali vogliamo affermare le potenziali­tà del nostro territorio, a partire dall’esistente».

RISORSE IN ARRIVO Una prima spinta potrebbe arrivare dal patto per la Campania, firmato da Regione e governo con una dote di 300 milioni

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 ??  ?? Per il Sud. Da sinistra a destra: Sabino Basso (presidente di Confindust­ria Avellino), Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania) e Vincenzo Boccia (presidente di Confindust­ria)
Per il Sud. Da sinistra a destra: Sabino Basso (presidente di Confindust­ria Avellino), Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania) e Vincenzo Boccia (presidente di Confindust­ria)

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