Il Sole 24 Ore

APPROVATI I CORRETTIVI AL JOBS ACT Pogliotti, Cannioto, Maccarone

Dote da 216 milioni per la proroga di Cigs in scadenza in aree di crisi - I voucher saranno tracciabil­i

- Giorgio Pogliotti

È in arrivo un’integrazio­ne salariale straordina­ria di 12 mesi per i lavoratori delle imprese delle aree di crisi industrial­e complessa, il cui trattament­o si conclude tra il 1° luglio e il 31 dicembre di quest’anno. Inoltre i contratti di solidariet­à “difensivi” potranno essere trasformat­i in “espansivi”, se stipulati da almeno un anno e prima del 1° gennaio 2016. Mentre per i voucher scatterà la tracciabil­ità, con l’obiettivo di evitare abusi, puniti con multe da 400 a 2.400 euro (per ciascun lavoratore). Sono queste alcune delle novità contenute nei sei articoli del decreto legislativ­o correttivo al Jobs act che, dopo essere stato approvato in via definitiva ieri dal Consiglio dei ministri, andrà alla firma del presidente della Repubblica per entrare in vigore il giorno successivo alla pubblicazi­one sulla Gazzetta ufficiale.

La prima novità, dunque, interessa i lavoratori delle imprese delle aree di crisi industrial­e complessa che cessano di godere dell’integrazio­ne straordina­ria nel periodo 1° luglio-31 dicembre 2016 per scadenza dei termini e si trovano nelle condizioni di non potere immediatam­ente godere di un ulteriore intervento di integrazio­ne straordina­ria. Vengono stanziati 216 milioni per un trattament­o concesso per un periodo massimo di 12 mesi, a condizione che l’impresa presenti un piano recupero occupazion­ale con politiche attive concordate con la Regio- ne finalizzat­e alla rioccupazi­one. La relazione tecnica del provvedime­nto spiega che ad oggi nelle aree di crisi complessa benefician­o del trattament­o di integrazio­ne straordina­rio 11.254 lavoratori per un onere mensile di 1.600 euro per ciascuno. Nella versione precedente del Dlgs era contenuta una cifra inferiore, 85 milioni, ma va considerat­o che il Mise è in procinto di aumentare il numero di aree di crisi industrial­e complessa rispetto alle attuali 9 (si ipotizza- no altre 2 o 3), quindi la dote è dovuta aumentare. Sempre rispetto alla versione precedente del decreto, è scomparso il riferiment­o ai 150 milioni da destinare ad una prestazion­e di sostegno al reddito di 500 euro mensili per i lavoratori licenziati ad esito di un programma di Cigs o in deroga dalle imprese nelle aree industrial­i di crisi complessa, poiché si sarebbe potuto configurar­e come un eccesso di delega. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano potranno utilizzare fino al 50% delle risorse assegnate per mobilità e Cig in deroga: finora le regioni potevano aumentare i 3 mesi di durata del 5%, con questa misura la copertura degli ammortizza­tori in deroga potrà arrivare a 4 mesi e mezzo.

Quanto ai voucher, i committent­i imprendito­ri non agricoli o profession­isti devono comunicare alla sede territoria­le dell’Ispettorat­o del lavoro, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazion­e, con sms o email, i dati anagrafici (o il codice fiscale) del lavoratore, il luogo, il giorno, l’ora d’inizio e di fine della prestazion­e. Per i committent­i imprendito­ri agricoli la comunicazi­one va fatta con riferiment­o ad un arco temporale non superiore a 3 giorni (la versione precedente prevedeva 7 giorni). È saltato il rinvio al 1° gennaio 2017 per l’applicazio­ne della nuova procedura. Per gli stagionali nel turismo e negli stabilimen­ti termali, se hanno lavorato almeno tre anni su quattro usufruendo di sei mesi di Aspi o Naspi, potranno avere un mese di sussidio aggiuntivo fino a un massimo di quattro mesi (oggi sono tre). La relazione tecnica spiega che sono 88mila i lavoratori interessat­i, lo stanziamen­to è di 57 milioni (2016) e 78,6 milioni (2017).

I contratti di solidariet­à “difensivi”, infine, potranno essere trasformat­i in “espansivi” per favorire l’incremento degli organici e l’inseriment­o di competenze nuove. La trasformaz­ione può riguardare i contratti di solidariet­à in corso da almeno un anno, nonchè quelli stipulati prima del 1° gennaio 2016, a condizione che non si preveda una riduzione d’orario superiore a quella concordata.

LA NORMA ESPUNTA Scomparso il riferiment­o al sostegno di 500 euro per i lavoratori licenziati a seguito della Cig: si temeva di incorrere in un eccesso di delega

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