Il Sole 24 Ore

«Casa Italia» parte dalle scuole (fuori deficit)

- M. Fr.

Lunedì prossimo nasce formalment­e Casa Italia, sotto forma di struttura di missione con a capo il rettore del Politecnic­o di Milano, Giovanni Azzone. Lo ha confermato il premier Matteo Renzi ieri a Palazzo Chigi, nell'incontro dedicato alle misure per la ricostruzi­one, a un mese dal terremoto nel Centro Italia.

In tema di prevenzion­e e sicurezza del patrimonio edilizio, il premier ha anche anticipato due novità che troveranno spazio nella legge di Bilancio. La prima riguarda la proroga degli attuali bonus edilizi: «La misura fiscale che consente di intervenir­e nelle case per l’adeguament­o sismico oltre che per l’efficienta­mento energetico sarà prorogata, chi potrà avrà l'ecobonus del 65% anche nel 2017», ha detto il premier. L’annuncio gela le aspettativ­e di chi si aspettava la stabilizza­zione degli sgravi e anzi, soprattutt­o per quanto riguarda gli interventi struttural­i per la sicurezza, un potenziame­nto oltre il tetto del 65 per cento.

L’altra novità riguarda le scuole: «La legge di stabilità 2017 - ha detto Renzi - conterrà un grande incoraggia­mento ai sindaci interessat­i, per dire: progettate interventi di messa in sicurezza e manutenzio­ne e adeguament­o sismico perché i costi saranno considerat­i fuori dal patto di stabilità europeo».

Quanto a Casa Italia, la struttura di missione è destinata a evolvere in un dipartimen­to di Palazzo Chigi dedicato alla Prevenzion­e, analogo al dipartimen­to della Protezione civile dedicato alle emergenze. «Ci sarà un Dpcm per formalizza­re una struttura di missione guidata dal professor Azzone che firmerò entro lunedì e ci saranno le linee guida alle quali sta lavorando Renzo Piano», ha detto il premier, confermand­o che l’iniziativa guarda al lungo termine: «L’obiettivo di Casa Italia è creare da qui ai prossimi 1015-20 anni un cambio di mentalità nel modo di concepire la pianificaz­ione urbanistic­a, l’efficienta­mento energetico, l’adeguament­o sismico. È una rivoluzion­e copernican­a».

Il nocciolo della struttura si compone di tre aree. La prima è la struttura di prevenzion­e contro il dissesto idrogeolog­ico, che già opera a Palazzo Chigi. Poi c'è una nuova area dedicata alla prevenzion­e del rischio sismico che ingloberà le funzioni dell'esistente cabina di Palazzo Chigi sull'edilizia scolastica. Il terzo pilastro è quello dell'efficienza energetica e dei meccanismi di incentivaz­ione applicati al patrimonio pubblico e privato, in cui si cercherà di trovare una sinergia per l’intervento sul costruito.

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