Fiat Chrysler lancia emissione in sterline da 400 milioni
Fiat Chrysler colloca un bond da 400 milioni di sterline, il primo in valuta britannica della società olandese con domicilio fiscale a Londra. L’obbligazione, con scadenza quinquennale, sarà emessa da Fca Capital Ireland e garantita da Fca Bank spa, la joint venture paritaria Fca-Crédit Agricole; il titolo ha scadenza Settembre 2021 e cedola a tasso fisso dell’1,625%. Secondo l’agenzia Reuters, che ha anticipato l’operazione, il prezzo di emissione è stato pari a 99,337, equivalente a un rendimento dell’1,757% - 155 punti base al di sopra del benchmark, il titolo di Stato britannico con pari scadenza.
Questa emissione «rappresenta il debutto del gruppo Fca Bank sul mercato in sterline ed ha raccolto ordini per oltre 900 milioni da oltre 100 investitori» comunica l’azienda con una nota; «l’operazione diversifica e rafforza ulteriormente la posizione finanziaria del gruppo e confermare la fiducia degli investitori in Fca Bank». L’operazione è gestita da Barclays, Citigroup, Crédit Agricole Cib e Rbs. Fiat Chrysler ha rating Baa1 per Moody’s, Bbbper S&P e Bbb per Fitch.
L’emissione in sterline arriva a tre mesi dal bond da 500 milioni di euro, con scadenza a 4 anni, collocato da Fca a metà giugno; quel titolo ha cedola dell’1,25% ed era stato collocato con un spread di 137 punti base sul mid swap; anche allora la domanda (un miliardo di euro) era stata nettamente superiore all’offerta. Il bond ancora precedente era stato collocato da Fca a marzo (scadenza settembre 2020) per 500 milioni, con richieste per 1,8 miliardi.
Il lancio del bond è stato preceduto da un roadshow, la settimana scorsa; in quell’oc- casione Fca ricordava agli investitori le tappe più recenti del risanamento finanziario, dallo spinoff di Ferrari al rimborso anticipato di bond Chrysler che ha permesso di eliminare i vincoli al trasferimento di liquidità da una parte all’altra del gruppo. Tra gli obiettivi c’è la riduzione della liquidità lorda a circa 20 miliardi di euro dai 24,6 (comprese le linee di credito non utilizzate) di fine 2015; ciò dovrebbe permettere una riduzione degli oneri finanziari netti a 1,3 miliardi annui dai 2,4 del 2015. La riduzione della liquidità avverrà con il rimborso (e la mancata sostituzione) di debiti in essere. Tra gli obiettivi finanziari per il 2018 c’è una posizione finanziaria netta positiva per 4-5 miliardi di euro rispetto al debito netto di «meno di 5 miliardi» previsto per la fine di quest’anno.