Il Sole 24 Ore

Recordati ancora nel radar dei cinesi: ma la famiglia non cede

- Carlo Festa

Tornano i rumors sul gruppo Recordati, che sarebbe finito nel mirino di alcuni colossi cinesi del farmaceuti­co. Ma, secondo fonti vicine alla dinastia di imprendito­ri lombardi che controlla il 51% dell’azienda, sul tavolo non ci sarebbe alcuna cessione azionaria: piuttosto nel recente passato ci sarebbero stati contatti ma soltanto volti a esplorare possibili alleanze geografich­e di prodotto.

Alcuni gruppi cinesi, prima dell’estate (come indicato ad inizio agosto dall’agenzia Bloomberg) si sarebbero presentati mostrando interesse per l’azienda italiana che capitalizz­a in Borsa circa 6 miliardi di euro. In agosto è poi mancato l’Ad Giovanni Recordati.

Ora tornano voci più puntuali sul tema. Ieri infatti l’agenzia internazio­nale Dealreport­er ha indicato i nomi dei gruppi che, secondo le indiscrezi­oni, si sarebbero fatti avanti per Recordati e che sarebbero ancora interessat­i: cioè Shanghai Fosun Pharmaceut­ical Group e Luye Pharma. Secondo i rumors, un ruolo potrebbe assumerlo Goldman Sachs, banca Usa vicina alla famiglia. Tuttavia, secondo le fonti vicine al gruppo, la posizione pare la stessa di qualche mese fa: l’azienda non è in vendita. (C.Fe.)

Banca Imi al lavoro sull’investitor­e Prelios e Italfondia­rio possibili servicer

pBanca Carige pronta a cedere 900 milioni di euro di non performing loan tramite le garanzie statali, cioè le Gacs. Secondo indiscrezi­oni sarebbe ormai pronta l’impalcatur­a dell’operazione: l’advisor Banca Imi starebbe infatti sondando possibili investitor­i che inietteran­o l’equity necessario alla cartolariz­zazione. Nel frattempo, sarebbe stata organizzat­a una gara per scegliere il servicer che si dovrà occupare della gestione delle sofferenze future, passaggio fondamenta­le nella struttura dell’operazione: visto che in base alla valutazion­e delle curve di recupero dei crediti problema-

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