Il gestore della settimana
Chapman ( HI Principia Fund): « Tui Group, buona idea per chi crede nel titolo »
Quali sono le sue aspettative sull’andamento dei listini europei per i prossimi mesi?
Il mercato azionario europeo si è ripreso dai minimi toccati la scorsa primavera. Riteniamo che l’attuale multiplo forward dei profitti, pari a 15x, sia giusto, dato il contesto caratterizzato da una parte dalla bassa crescita degli utili, ma dall’altra da un dividend yield relativamente attraente. Durante il 2016, le stime sui profitti sono state costantemente riviste al ribasso per i titoli dei listini europei, a causa dell’eccessivo ottimismo nutrito a inizio 2016 nei confronti dei tassi di crescita delle economie dell’area. Ora, riteniamo che le previsioni sugli utili si siano stabilizzate. Rispetto all’investimento in bond, i dividendi e i rendimenti da free cash flow dei titoli azionari sono molto allettanti. In Europa, ci sono molte società di media e grande capitalizzazione con un dividend yield superiore al 4%. Non è possibile trovare questo rendimento in asset con lunghe scadenze, come i bond o gli strumenti legati al comparto immobiliare. Il quadro macro economico mostra una crescita tiepida, qualcosa che ormai è la norma: non ci aspettiamo alcuna accelerazione, dato il peso del debito e le incertezze sul mercato del lavoro che devono affrontare i consumatori. Per questi motivi, a conti fatti, riteniamo che nei prossimi dodici mesi i listini azionari europei seguiranno un andamento lateralizzato e l’attività di selezione dei titoli dovrà fare la differenza.
Nel processo di investimento, quali sono le variabili che analizzate per scegliere un titolo su cui investire?
Quando selezioniamo titoli, guardiamo alle opportunità di investimento più interessanti in tutti i settori. Cerchiamo società che mostrano un miglioramento operativo e un progresso del Roce (Rendimento del capitale investito) tramite iniziative interne, diversamente da quelle che, per trainare i propri utili, fanno affidamento sul contesto macro economico esterno. Per questo le società che preferiamo sono quelle orientate alla crescita grazie all’innovazione e rivolte verso nuovi mercati, oppure i casi di ristrutturazione in cui inefficienze presenti in passato sono state affrontate e risolte. Attuiamo un’analisi attenta delle prospettive di una società nel mercato di riferimento; guardiamo anche al potenziale di sovraperformare il mercato grazie all’innovazione o ad altre iniziative di crescita e, inoltre, studiamo la struttura dei margini e la redditività dell’impresa. Poi, valutiamo le prospettive dei flussi di cassa: per ogni azienda assegniamo un valore di rendimento da free cash flow, applicando un margine di sicurezza.
Seguiamo ogni azienda con attenzione, pronti a entrare su o uscire dall’investimento puntando anche a controllare la volatilità del portafoglio con posizioni corte (ribassiste) a protezione delle nostre idee di medio termine e opzioni put comprate in momenti di euforia di mercato.
E geograficamente le vostre preferenze?
Ci focalizziamo principalmente su Germania, Francia e Regno Unito, ma guardiamo anche agli altri mercati europei, quando troviamo opportunità di investimento interessanti.
Quale può essere l’impatto sull’azionario europeo di un rialzo dei tassi da parte della Fed?
Un rialzo dei tassi negli Stati Uniti, pur potendo essere considerato un fattore negativo nel breve termine, perché implicherebbe un rialzo dei tassi di sconto, è in verità positivo guardando più in là nel tempo. Questo perché ciò indicherebbe che l’economia degli Stati Uniti è abbastanza solida da riuscire a crescere anche in un contesto di tassi di interesse in traiettoria ascendente. Per questo, da una prospettiva azionaria, considereremmo questo evento positivo nel medio termine.
Qual è la vostra posizione sul settore finanziario europeo?
Non abbiamo alcuna visione particolare sul settore, poiché è attualmente guidato da stime sul margine di interesse, dalle prospettive sui Npl e dalle azioni delle banche centrali, fattori macro economici o esogeni difficile da anticipare. La nostra idea è sempre di investire in storie che possiamo studiare per cercane di anticipare i trend più che su scommesse legate a cambiamenti normativi, a interventi dei policy maker o di autorità di vigilanza.
Nel vostro processo di investimento, preferite società a piccola e media capitalizzazione, o quelle più grandi?
In generale, preferiamo società di media capitalizzazione, anche se guardiamo anche agli altri due segmenti. Questo perché riteniamo che tra le mid-cap, per chi sa selezionare al meglio i titoli, ci siano moltissime opportunità di investimento.
E tra i titoli quali sono i più interessanti?
Una buona idea per una posizione lunga è Tui Group, in Germania. La società sta modificando il proprio business, allontanandosi da quello classico offerto dai tour operator che controlla per sviluppare maggiormente gli hotel di proprietà e il settore delle crociere, oltre all’area dei viaggi personalizzati per specifici target. Nell’era digitale, la sicurezza e la protezione dei PC e di tutti i dispositivi mobili è una forte area di crescita: a nostro avviso Sophos, nel Regno Unito, è ben posizionata con la propria offerta di prodotti per sfruttare questo trend. Nel settore delle tecnologie avanzate per i media, Technicolor è una buona opportunità di investimento. Nel campo dei set-top box, cioè quegli apparecchi televisivi destinati ad aggiungere funzioni ai Tv, sta effettuando una ristrutturazione e un miglioramento della propria offerta, per tutti i nuovi servizi. Mentre, nel campo dei servizi di intrattenimento, il gruppo offre effetti visivi per film e pubblicità. Quest’area è in forte crescita, poiché le case di produzione cinematografica stanno spendendo oggi più che mai in effetti speciali. Inoltre, l’orientamento verso la realtà virtuale di film e videogiochi sarà un ulteriore driver di crescita. Consideriamo questo titolo attraente dato il suo rendimento da free cash flow del 10% e le sue prospettive di crescita.