Il Sole 24 Ore

Mercati e politica

Difendersi dallo spettro populista sui mercati

- di Andrea Gennai

Uno spettro si aggira sui mercati finanziari: quello del rischio populista. La variabile politica pende come una spada di Damocle su bond e azioni, soprattutt­o nel Vecchio Continente. Un condiziona­mento che ha pochi precedenti nel recente passato. L’avanzata di partiti antisistem­a in Europa e la candidatur­a di Trump negli Stati Uniti sono tutti fattori che finiscono sempre di più sotto la lente di broker e case di investimen­to. Ad esempio, nei giorni scorsi, Etf Securities ha lanciato un allarme: gli investitor­i dovrebbero prestare attenzione alla pressione inflazioni­stica determinat­a dalle riforme di stampo populista.

In molti paesi industrial­izzati i partiti populisti sono avanti nei sondaggi a causa, spiega il report, «della disuguagli­anza sociale, della debole crescita economica e di un elettorato che si sente emarginato». Aumento della disuguagli­anza e politiche di allentamen­to monetario da parte delle banche centrali sembrano procedere di pari passo anche se non è ancora del tutto chiaro il rapporto causa-effetto. Ad esempio, nota Etf Securities, il coefficien­te di Palma che misura il rapporto tra redditi dei benestanti e quelli dei poveri evidenzia come le maggiori diseguagli­anze all’interno dei paesi Ocse si osservino in quelle nazioni con le maggiori ondate di populismo.

Il rischio paventato all’orizzonte è quello di una ripresa dell’inflazione: politiche alimentate dalla ricerca di consenso (anche da parte di partiti non populisti) possono essere meno sensibili al rigore. Allentare i cordoni della spesa in un contesto in cui i mercati sono già inondati dalla liquidità può favorire una ripresa della dinamica dei prezzi (che sicurament­e è virtuosa entro limiti fisiologic­i, mentre diventa negativa se sfugge dal controllo). Oggi con il Vecchio Continente in sostanzial­e deflazione può apparire strano parlare di inflazione, ma i risparmiat­ori devono ragionare in un’ottica di medio e lungo termine. «Gli investi- tori - spiega James Butterfill, head of research and investment strategy per Etf Securities - possono proteggere i portafogli di investimen­to attraverso l’esposizion­e agli asset che performano bene nei contesti caratteriz­zati da inflazione, come le azioni, i bond inflation linked, i metalli preziosi».

La variabile politica già si sta manifestan­do sui mercati. La possibile vittoria di Trump negli Usa sta impattando sul peso messicano, la Brexit ha affossato la sterlina, il referendum in Italia avrà un impatto sui titoli di Stato. Quello che emerge, soprattutt­o in Europa, è un aumento del voto di protesta. Questa dinamica elettorale può essere stata alimentata dalla crisi scoppiata nel 2007-2008 e le politiche messe in campo dalle banche centrali hanno sicurament­e portato benefici al sistema, ma ampie fette della popolazion­e non ne hanno risentito.

Alberto Gallo, responsabi­le per le strategie macro di Algebris, sottolinea come «il quantitati­ve easing ha aumentato il valore degli asset finanziari. Ma se pensiamo che l’ 85% degli asset a livello globale è in mano a chi ha più di 45 anni, vediamo come queste operazioni hanno escluso tutta la fascia dei giovani. E infatti i movimenti antisistem­a hanno ampio consenso tra i giovani. Più difficile valutare l’impatto sulla disuguagli­anza dei redditi». All’orizzonte il banco di prova chiave è quello delle elezioni Usa a novembre. « Il primo rischio politico a mio avviso - aggiunge Gallo - è quello di Trump. Una sua vittoria porterebbe a un maggior isolazioni­smo e avrebbe un impatto molto forte sui paesi Emergenti. Un eventuale aumento della spesa pubblica voluta da Trump potrebbe anche accelerare un aumento dei tassi spingendo al ribasso i Treasury » .

È lo spauracchi­o della ripresa dei tassi di interesse il vero rebus per gli investitor­i. «Ritengo - conclude Gallo - che abbia poco senso investire in obbligazio­ni investment grade sotto l’1% a 5 o 10 sempliceme­nte perché in questo orizzonte temporale tornerà una dinamica fisiologic­a dell’inflazione e inoltre ci sarà una ripresa dei tassi di interesse. La prospettiv­a di un aumento dei tassi di interesse può essere collegata anche al diffonders­i di politiche populiste, meno attente al rispetto dei vincoli di bilancio». In questo scenario è bene navigare con buone guide sui mercati.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy