Mercati e politica
Difendersi dallo spettro populista sui mercati
Uno spettro si aggira sui mercati finanziari: quello del rischio populista. La variabile politica pende come una spada di Damocle su bond e azioni, soprattutto nel Vecchio Continente. Un condizionamento che ha pochi precedenti nel recente passato. L’avanzata di partiti antisistema in Europa e la candidatura di Trump negli Stati Uniti sono tutti fattori che finiscono sempre di più sotto la lente di broker e case di investimento. Ad esempio, nei giorni scorsi, Etf Securities ha lanciato un allarme: gli investitori dovrebbero prestare attenzione alla pressione inflazionistica determinata dalle riforme di stampo populista.
In molti paesi industrializzati i partiti populisti sono avanti nei sondaggi a causa, spiega il report, «della disuguaglianza sociale, della debole crescita economica e di un elettorato che si sente emarginato». Aumento della disuguaglianza e politiche di allentamento monetario da parte delle banche centrali sembrano procedere di pari passo anche se non è ancora del tutto chiaro il rapporto causa-effetto. Ad esempio, nota Etf Securities, il coefficiente di Palma che misura il rapporto tra redditi dei benestanti e quelli dei poveri evidenzia come le maggiori diseguaglianze all’interno dei paesi Ocse si osservino in quelle nazioni con le maggiori ondate di populismo.
Il rischio paventato all’orizzonte è quello di una ripresa dell’inflazione: politiche alimentate dalla ricerca di consenso (anche da parte di partiti non populisti) possono essere meno sensibili al rigore. Allentare i cordoni della spesa in un contesto in cui i mercati sono già inondati dalla liquidità può favorire una ripresa della dinamica dei prezzi (che sicuramente è virtuosa entro limiti fisiologici, mentre diventa negativa se sfugge dal controllo). Oggi con il Vecchio Continente in sostanziale deflazione può apparire strano parlare di inflazione, ma i risparmiatori devono ragionare in un’ottica di medio e lungo termine. «Gli investi- tori - spiega James Butterfill, head of research and investment strategy per Etf Securities - possono proteggere i portafogli di investimento attraverso l’esposizione agli asset che performano bene nei contesti caratterizzati da inflazione, come le azioni, i bond inflation linked, i metalli preziosi».
La variabile politica già si sta manifestando sui mercati. La possibile vittoria di Trump negli Usa sta impattando sul peso messicano, la Brexit ha affossato la sterlina, il referendum in Italia avrà un impatto sui titoli di Stato. Quello che emerge, soprattutto in Europa, è un aumento del voto di protesta. Questa dinamica elettorale può essere stata alimentata dalla crisi scoppiata nel 2007-2008 e le politiche messe in campo dalle banche centrali hanno sicuramente portato benefici al sistema, ma ampie fette della popolazione non ne hanno risentito.
Alberto Gallo, responsabile per le strategie macro di Algebris, sottolinea come «il quantitative easing ha aumentato il valore degli asset finanziari. Ma se pensiamo che l’ 85% degli asset a livello globale è in mano a chi ha più di 45 anni, vediamo come queste operazioni hanno escluso tutta la fascia dei giovani. E infatti i movimenti antisistema hanno ampio consenso tra i giovani. Più difficile valutare l’impatto sulla disuguaglianza dei redditi». All’orizzonte il banco di prova chiave è quello delle elezioni Usa a novembre. « Il primo rischio politico a mio avviso - aggiunge Gallo - è quello di Trump. Una sua vittoria porterebbe a un maggior isolazionismo e avrebbe un impatto molto forte sui paesi Emergenti. Un eventuale aumento della spesa pubblica voluta da Trump potrebbe anche accelerare un aumento dei tassi spingendo al ribasso i Treasury » .
È lo spauracchio della ripresa dei tassi di interesse il vero rebus per gli investitori. «Ritengo - conclude Gallo - che abbia poco senso investire in obbligazioni investment grade sotto l’1% a 5 o 10 semplicemente perché in questo orizzonte temporale tornerà una dinamica fisiologica dell’inflazione e inoltre ci sarà una ripresa dei tassi di interesse. La prospettiva di un aumento dei tassi di interesse può essere collegata anche al diffondersi di politiche populiste, meno attente al rispetto dei vincoli di bilancio». In questo scenario è bene navigare con buone guide sui mercati.