Sugli utili un modello alla francese
Contatti tra Ania e Ivass alla ricerca di soluzioni per i tassi negativi
Da tempo se ne parla, ma in questi giorni i contatti tra l’Ania (Associazione delle compagnie assicurative) e l’Ivass si stanno infittendo con incontri tecnici. Il tema è come riuscire a rendere sostenibili le polizze rivalutabili in tempi di tassi negativi.
Allo studio c’è un modello sul tipo di quello che ha adottato da tempo la Francia, dove esiste la possibilità di accantonare gli utili realizzati in un anno e di non distribuibili immediatamente, in modo da mettere fieno in cascina per gli anni successivi (con un massimo di tempo prefissato).
Il tema di una revisione delle regole delle polizze Ramo I non è urgentissimo, tuttavia, in questo periodo in cui, a causa dei tassi negativi alcuni bond, governativi e non, in portafoglio delle gestioni separate hanno raggiunto prezzi molto elevati, si pone il problema di cercare soluzioni per realizzare plusvalenze che possano essere spalmate su più anni, stabilizzando in tal modo i rendimenti.
Il mercato assicurativo vita francese si caratterizza anche per il fatto che l’ammontare effettivo della partecipazione agli utili da parte degli assicurati è deciso, in generale, in maniera discrezionale ed ex-post (cioè alla fine del periodo considerato) sulla base del rendimento degli attivi ottenuto dalla compagnia e, talvolta, tenendo anche conto delle decisioni prese dai concorrenti. E, come emerge dal paper dell’Autorità di vigilanza sui mercati assicurativi e finanziari francese condotta nel 2015, risulta complesso per l’Authority sapere quali politiche di partecipazione agli utili vengono esattamente applicate da ciascuna compagnia. Inoltre si registra anche un’elevata discrezionalità che porta a fare discriminazioni tra assicurati, non essendovi alcun obbligo di omogeneità di trattamento.