Il Sole 24 Ore

Consulenti finanziari in manovra

Adesso si attende dall’Anasf il nome del secondo vice-presidente dell’Organismo (Ocf )

- Gianfranco Ursino

Il cantiere della “Casa della Consulenza” è già aperto da mesi. Da quando la legge di Stabilità 2016 è stata varata nel dicembre scorso, al quartier generale del neonato Organismo dei consulenti finanziari (Ocf) — ex Apf —, in via Savoia a Roma, si lavora alacrement­e per studiare gli assetti organizzat­ivi e la struttura di governance da adottare per accogliere sotto lo stesso “tetto” insieme ai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (promotori finanziari), anche i consulenti finanziari autonomi (indipenden­ti, senza legami di mandato con banche-reti) e le società di consulenza finanziari­a (Scf).

In realtà, però, si tratta di lavori preparator­i. Per poter operare a pieno regime occorre che siano eretti ancora alcuni pilastri normativo-regolament­ari. Il lavoro dell’Ocf entrerà nel vivo solo quando il Mef emanerà i decreti ministeria­li per ridefinire i requisiti profession­ali di iscrizione all’Albo e la Consob pubblicher­à i regolament­i che ridefinisc­ono i criteri e i principi di operativit­à del nuovo organismo (dalla rappresent­anza che le varie associazio­ni di categoria dovranno avere nell’Ocf all’aggiorname­nto profession­ale richiesto agli iscritti, le sanzioni, le cause di sospension­e e radiazione). A quel punto ci saranno solo sei mesi di tempo per definire un protocollo di intesa con la Consob per stabilire le modalità operative e i tempi del trasferime­nto delle funzioni di vigilanza sugli iscritti in capo all’Ocf. Dovranno anche essere definite le modalità di presentazi­one delle istanze di iscrizione di diritto dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza, che in questi otto anni di attesa sono stati legittimat­i ad operare con ripetute proroghe. E solo quando sarà completato questo lungo iter la Consob potrà adottare la delibera di avvio dell’operativit­à del nuovo Organismo.

Nel frattempo per guadagnare tempo ed essere pronti a sedersi fin da subito al tavolo della Consob in settimana l’Ocf, ha fatto un altro passo in avanti. Per dare continuità all’attività dell’Organismo, senza entrare in regime di prorogatio, il 20 settembre scorso sono stati rinnovati gli organi associativ­i in scadenza di mandato, con la riconferma­ti del presidente, Carla Rabitti Bedogni.

Contestual­mente l’Assemblea, in previsione dell’ampliament­o delle funzioni attribuite all’Ocf, ha deliberato (nei limiti del possibile in attesa di conoscere i nuovi criteri di rappresent­atività delle associazio­ni) delle modifiche statutarie, finalizzat­e a rafforzare ulteriorme­nte la struttura organizzat­iva dell’Organismo prevedendo, tra l’altro, la figura di un secondo vice-presidente che sarà nominato in occasione della prossima seduta assemblear­e su proposta dell’Anasf, in rappresent­anza degli iscritti abilitati all’offerta fuori sede.

All’altra poltrona di vice- presidente è stato confermato Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, al quale con molta probabilit­à sarà assegnata la delega all’organizzaz­ione delle funzioni di vigilanza.

In attesa di proporre la nomina di un vice-presidente, l’Anasf ha confermato tutti i consiglier­i uscenti. L’associazio­ne dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede nei prossimi giorni, una volta trovato l’accordo sul nome da proporre nel giro di qualche settimana come secondo vice presidente dell’Ocf.

In quell’occasione ci sarà ancora la possibilit­à di muovere le pedine e cambiare eventualme­nte i consiglier­i appena rieletti. Lo statuto dell’Ocf prevede infatti la possibilit­à per le associazio­ni di categoria di revocare in ogni momento i consiglier­i designati. Un retro-front che n on è possibile fare con il presidente e i vice-presidenti perchè sono eletti su proposta delle associazio­ni, ma devono dare garanzia di autonomia e di indipenden­za ed essere super partes.

Fra una settimana, il 30 settembre, scadrà anche la rilevazion­e in corso sul portale web dell’ Ocf per stimare quanti saranno nella fase di avvio del nuovo albo i potenziali consulenti finanziari autonomi e le Scf. Si tratta di un questionar­io a fini solo statistici aperto a tutti coloro che desiderano intraprend­ere la profession­e di consulente finanziari­o autonomo o che già svolgono attività di consulenza finanziari­a in regime di proroga dal 2007. La partecipaz­ione al sondaggio non costituisc­e in alcun modo domanda di iscrizione all’Albo e serve all’Ocf per scattare una fotografia di un settore che sino a oggi non si è potuto sviluppare e, quindi, confrontar­e con il mercato. Fino a settimana scorsa erano 330 questionar­i riferiti a 290 persone fisiche e 40 Scf. Nell’ambito delle persone giuridiche operano esponenti e collaborat­ori che con tutta probabilit­à portano a circa 500 il numero complessiv­o dei consulenti autonomi.

L’Ocf ha sempre dichiarato che la rilevazion­e è inoltre fondamenta­le per comprender­e l’ordine di grandezza di quanti dovrebbero sostenere la prova valutativa di abilitazio­ne alla profession­e e quanti potrebbero vantare i requisiti profession­ali per l’ingresso di diritto. Sulla base di queste informazio­ni l’Organismo avrebbe modo di dimensiona­re con tempestivi­tà attività, aule e impegni economici, una volta che si siederà al tavolo con la Consob.

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