Il Sole 24 Ore

Merkel: accogliere­mo centinaia di profughi da Italia e Grecia

- Vittorio Da Rold

La Germania accoglierà ogni mese da Italia e Grecia centinaia di profughi con il permesso di soggiorno. Lo ha annunciato la cancellier­a tedesca, Angela Merkel, dal vertice di Vienna dedicato all’emergenza migranti. Poi, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, ha aggiunto che l’Europa deve fare più accordi per i rimpatri per i migranti che non hanno titolo per l’asilo. «Noi abbiamo fatto il nostro dovere come tedeschi, ora tocca all’Europa. Noi vogliamo fermare l’immigrazio­ne illegale, rispettand­o i nostri impegni umanitari», ha aggiunto la Merkel dopo i colloqui tenutisi a Vienna con i rappresent­anti di dieci paesi interessat­i alla “rotta balcanica”. «È necessario - ha continuato - fare accordi con i Paesi terzi, specialmen­te in Africa o anche con il Pakistan e l’Afghanista­n, in modo che diventi chiaro che coloro che non hanno diritto di stare in Europa verranno rinpatriat­i». L’Ue ha accettato 305.700 domande di asilo nel secondo trimestre 2016, spingendo il totale negli ultimi 12 mesi a 1,5 milioni. La Germania ha accolto oltre il 60% dei migranti in cerca di asilo nel trimestre terminato a giugno. A marzo l’Ue e la Turchia hanno firmato un accordo in base al quale Ankara s’è impegnata a fermare l’afflusso dei migranti in Grecia in cambio di miliardi di euro in aiuti. Tuttavia ciò non ha fermato l’arrivo di migranti in Europa.

In generale i leader di dieci Paesi coinvolti dai flussi migratori lungo la rotta balcanica riuniti ieri a Vienna hanno concordato di rafforzare i controlli alle frontiere esterne Ue. Lo ha reso noto il cancellier­e austriaco Christian Kern, ospite del summit, al termine della riunione durante la quale si è parlato di un possibile allargamen­to alla regione della missione di controllo dei confini da parte dell’agenzia Frontex, tenendo conto che oltre 50mila migranti sono riusciti a raggiunger­e la Germania nonostante da metà febbraio la rotta balcanica sia chiusa ai flussi.

«Dobbiamo essere noi quelli che decidono chi entra in Europa e non i trafficant­i», ha detto Kern, secondo il quale si è parlato anche della possibilit­à di stipulare accordi di rimpatrio con i Paesi africani, quali Niger, Mali, Egitto e Senegal (come chiesto dall’Italia, ndr) sul modello dell’intesa Ue-Turchia. I leader presenti a Vienna, tra cui il premier greco Alexis Tsipras, hanno sostenuto la necessità di dare più aiuti ai paesi in prima linea con ll’emergenza profughi.

Dei migranti ha parlato ieri anche il presidente francese François Hollande a Tours. La Francia non sarà un Paese «in cui si trovano campi profughi», ha assicurato alla vigilia della visita che compirà domani alla cosiddetta ’ Giungla’ di Calais. «La Francia è un Paese di diritto, bisogna essere fermi sull’immigrazio­ne», ha scandito, replicando a quanti, come il presidente dei repubblica­ni Laurent Wauquiez, hanno criticato i piani di ricollocam­ento dei profughi che seguiranno allo smantellam­ento della “Giungla”, paventando il rischio di una moltiplica­zione di “mini-Calais”. «Vogliamo smantellar­e Calais e disporre dei centri di accoglienz­a (Cao) su tutto il territorio nazionale » , ha dichiarato Hollande, durante la visita al Cao di Tours. Insomma in Europa sono tutti in cerca di soluzioni sui migranti, ma ancora in ordine sparso.

L’EMERGENZA CALAIS Il presidente francese François Hollande ha ribadito l’intenzione di chiudere il campo profughi detto la “Giungla”

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy